Uomo ucciso in strada da un colpo d’arma da fuoco. Si continua ad ammazzare a Napoli e provincia. L’ultimo agguato è avvenuto nel primo pomeriggio di giovedì 3 marzo a Boscotrecase, comune dell’area vesuviana, dove intorno alle 15.30 un uomo è stato ammazzato in strada in via Rio. Al momento – su disposizione della Procura – non viene diffusa né l’età né il nome della vittima. Si sa solo che era già nota alle forze dell’ordine.
Dopo oltre 40 minuti dal primo lancio, viene consentito ai carabinieri di diffondere le generalità del pregiudicato: si tratta di Ariosto Gaetano, 48 anni, nato a Napoli il 12 novembre del 1973. Da accertare la dinamica dell’agguato. A lavoro i carabinieri. Sul posto è arrivato anche il magistrato di turno della procura di Torre Annunziata.
KILLER SI COSTITUISCE: UCCISO PER DEBITI – L’autore dell’omicidio, Antonio Papa, si è presentato dopo alcune ore carabinieri di Torre Annunziata (Napoli). Da quanto apprende l’AGI, l’uomo è un capomastro della ditta dove la vittima lavorava saltuariamente come muratore. Papa avrebbe ucciso Ariosto al culmine di una lite a causa di questioni di natura economica e legate all’usura. Un prestito chiesto dall’imprenditore alla vittima che poi non è riuscito a pagare anche a causa dei tassi altissimi. “Avevo chiesto tempo, ma lui voleva i soldi”, dice ancora Papa secondo quanto riporta l’agenzia Agi.
IL LEGAME – Ariosto è ritenuto dagli investigatori legato al clan D’Amico-Mazzarella, che ha influenze nella zona orientale della città di Napoli e nella vicina Provincia, perché è il fratello di Pasquale ‘o guercio’, arrestato e condannato per l’omicidio di Luigi Mignano, cognato del boss Ciro Rinaldi, ucciso davanti a una scuola elementare a San Giovanni a Teduccio poco dopo le 8 del mattino del 9 aprile 2019. Il cosiddetto omicidio dello zainetto, perché Mignano era in compagnia del figlio e del nipote di pochi anni, che scappando perse la sua borsa della scuola.
IL PRECEDENTE – Si tratta dell’ennesimo agguato, non è ancora chiamo se di matrice camorristica, avvenuto negli ultimi mesi. Appena poche ore prima, nella serata di mercoledì 2 marzo, a Casoria (Napoli), i killer hanno giustiziato Vincenzo Cerqua, 35enne pregiudicato per droga. L’uomo è stato freddato dai sicari mentre si trovava a bordo della sua auto in via Gaetano Pelella.
Al vaglio degli investigatori la possibilità di acquisire le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire la dinamica dell’accaduto e risalire al colpevole, o ai colpevoli, dell’azione criminale. Sempre nella serata di ieri una stesa a Piazza Crispi di Frattamaggiore ha allertato di nuovo i carabinieri. Su quel territorio è invece in corso lo scontro tra la cosca dei Cristiano-Mormile e il clan 167 di Arzano.
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