Alfredo Cospito continua lo sciopero della fame iniziato oltre cinquanta giorni fa. Ha detto di essere intenzionato a proseguire con sempre maggiore determinazione alla dottoressa Melia che lo ha visitato nella tarda mattinata di oggi nel carcere di Sassari Bancali.

Secondo il medico Cospito “sta reggendo abbastanza bene nonostante veleggi verso i due mesi di digiuno. Prende solo qualche cucchiaino di zucchero al fine di tenere sotto controllo la glicemia ed è molto pallido anche perché non usufruisce di ore d’aria”.

Cospito, dopo la decisione dei giudici di Torino di inviare gli atti del processo per i pacchi esplosivi di Fossano alla Corte Costituzionale in merito alla concessione dell’attenuante relativa alla lieve entità del danno, è in attesa della scelta del Tribunale di Sorveglianza di Roma sul reclamo contro il 41 bis, l’applicazione del carcere duro con blocco della corrispondenza sia in entrata sia in uscita, socialità pressoché azzerata.

I giudici si erano riservati la decisione lo scorso primo dicembre. “Anche oggi come tutti i giorni dall’udienza mi sono recato in sorveglianza per chiedere se vi fossero novità – racconta l’avvocato difensore Flavio Rossi Albertini – mi è stato risposto che il sabato è permesso l’accesso solo per atti urgenti e che non essendo tale la vicenda, da più di 50 giorni è in sciopero della fame, non potevo neppure entrare in Tribunale”.

“Ho spiegato che ci sarebbe stata visita medica e che avrei potuto eventualmente comunicare l’esito ma neppure questo argomento ha modificato l’atteggiamento del cancelliere di turno”, ha denunciato il legale di Cospito.