Mai le provocazioni di Pyongyang erano arrivate così vicine alle acque territoriali della Corea del Sud. Provocazioni che hanno la forma di missili, nell’ennesima dimostrazione plateale di forza e mezzi del regime di Kim Jong Un. Dieci missili balistici a corto raggio sono stati scagliati nel mar del Giappone, uno di questi ha volato attraverso il confine marittimo de facto con la Corea del Sud. A dare la notizia il comando di Stato maggiore, il lancio è stato confermato anche da Tokyo.

I lanci sono avvenuti presumibilmente come una replica alle manovre aeree di cinque giorni che Seul sta conducendo con Gli Stati Uniti, a partire da lunedì. Si tratta delle prime manovre militari di questo tipo su larga scala negli ultimi cinque anni, considerate una minaccia ai suoi confini dal regime di Pyongyang. Seul, l’intelligence statunitense e l’Aiea (l’Agenzia internazionale per l’energia atomica) temono inoltre che Kim Jong Un sia vicino a condurre un altro test nucleare.

Fonti militari di Seul hanno fatto sapere che i missili non erano “mai arrivati così vicini” alle acque territoriali sudcoreane e che la Corea del Nord ha anche sparato cento colpi di artiglieria nella zona cuscinetto marittima del mar del Giappone. Le autorità sudcoreane hanno emesso un avviso, trasmesso dall’emittente tv nazionale, di evacuazione e di raid aereo per l’isola di Ulleungdo, al largo della costa orientale del Paese. Secondo l’agenzia di stampa Yonhap un “missile balistico non identificato” che è finito in alto mare era invece diretto verso l’isola.

Il governo di Tokyo ha confermato il lancio di un missile balistico “non identificato” verso il Mar del Giappone. Il Presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha condannato il lancio di Pyongyang definendo l’iniziativa una violazione de facto del territorio del sud e ordinando “un’azione rapida per far pagare al Nord le provocazioni”. L’agenzia Yonhap ha inoltre riportato che il Presidente avrebbe invitato i militari, durante la riunione convocata d’urgenza del Consiglio di sicurezza, a essere pronti contro ulteriori provocazioni di alto livello da parte della Corea del Nord.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.