La risposta all’ultima provocazione di Kim Jong-un non si è fatta attendere. A 24 ore dal lancio di un missile intercontinentale a raggio intermedio sopra il Giappone, l’esercito sudcoreano e quello statunitense hanno lanciato quattro missili terra-terra nel Mar del Giappone contro bersagli simulati. Un missile balistico sudcoreano malfunzionante è esploso e si è schiantato al suolo durante l’esercitazione con gli Usa. L’esplosione ha lanciato il panico fra i residenti della città costiera di Gangneung, preoccupati che si trattasse di un attacco nordcoreano nelle ore trascorse prima che esercito e governo fornissero delle spiegazioni sull’esplosione.

Il missile, un Hyumoo-2 a corto raggio, si è schiantato all’interno di una base aerea alla periferia di Gangneung ed è cruciale per le strategie di attacchi preventivi e di risposta nei confronti di Pyongyang. Lo stato maggiore sudcoreano ha riferito che non ci sono state vittime e che lo schianto non ha coinvolto strutture civili. Le forze armate statunitensi e sudcoreane stanno conducendo esercitazioni congiunte per dimostrare la loro capacità di scoraggiare un attacco nordcoreano contro la Corea del Sud. “Per rispondere alle provocazioni della Corea del Nord e assicurarci di poter dimostrare le nostre capacità”, ha spiegato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby.

Durante le esercitazioni di martedì hanno condotto bombardamenti con jet d’attacco F-15 utilizzando munizioni di precisione e hanno lanciato 2 missili ciascuno, dunque 4 in tutti, che fanno parte del sistema missilistico tattico dell’esercito. Lo stato maggiore sudcoreano ha riferito che la portaerei statunitense USS Ronald Reagan tornerà presto nelle acque a est della Corea del Sud dimostrare la “ferma volontà” degli alleati di contrastare le continue provocazioni e minacce del Nord.

Il vettore ha fatto parte delle esercitazioni della scorsa settimana con Corea del Sud e Giappone. Il successo del lancio da parte della Corea del Nord di un missile balistico con capacità nucleare, poche ore prima delle esercitazioni, è stata la dimostrazione di armi più provocatoria da parte di Pyongyang dal 2017 e si è trattato del quinto round di test sulle armi in 10 giorni. La Corea del Nord ha lanciato quest’anno quasi 40 missili balistici in circa 20 diversi eventi di lancio, sfruttando la guerra della Russia contro l’Ucraina e il conseguente profondo divario nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per accelerare lo sviluppo delle armi senza rischiare ulteriori sanzioni.

Sulla questione Corea del Nord gli Usa hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi oggi. “Abbiamo chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza per affrontare il pericoloso lancio”, ha confermato su Twitter l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield. Improbabile che le discussioni, però, vadano a buon fine per l’opposizione di Russia e Cina. A preoccupare sono le notizie di intelligence su un possibile test nucleare. Secondo Seul, Kim ha ormai completato i preparativi. Un test – sostengono gli 007 sudcoreani – potrebbe essere effettuato tra il Congresso del Partito Comunista Cinese di metà ottobre e le elezioni di midterm Usa di novembre.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.