Sull’Ucraina non solo scontri sul campo ma anche a distanza, ‘diplomatici’. L’ennesima puntata del confronto verbale tra Washington e Mosca arriva con le parole del presidente americano Joe Biden.

L’inquilino della Casa Bianca, in un’intervista a 60 Minutes di cui sono stati diffusi degli estratti, mette in guardia il suo omologo russo Vladimir Putin sull’andamento del conflitto in Ucraina e sull’eventuale uso di armi nucleari o chimiche: “Non farlo, non farlo. Se lo facessi il volto della guerra cambierebbe“, le parole Biden rivolte allo Zar.

Il presidente degli Stati Uniti non entra però nei dettagli di quale potrebbe essere la risposta americana: “Sarebbe consequenziale“. Se il Cremlino decidesse di usare armi chimiche o nucleari diventerebbe “ancora di più paria nel mondo

A distanza di poche ore non si fa attendere la reazione del Cremlino, col portavoce Dmitry Peskov che liquida così la questione posta da Biden: “Legga la dottrina, è tutto scritto lì”, le parole riportata dall’agenzia russa Ria Novosti.

Una dottrina, quella di Mosca, che prevede l’uso di armi nucleari tattiche in caso di aggressione contro la Federazione Russa che metta a repentaglio “l’esistenza” ma anche “la sovranità e l’integrità territoriale dello Stato”.

Uno scontro a distanza che arriva dopo le parole pronunciata da Putin al vertice Sco di Samarcanda, in Uzbekistan. Pressato dal presidente indiano Narendra Modi, preoccupato per le conseguenze del conflitto, lo Zar si era detto pronto a “fare di tutto per garantire che” la guerra “finisca il prima possibile”. “Sfortunatamente, la leadership dell’Ucraina ha annunciato il suo rifiuto di negoziare e ha annunciato che vuole raggiungere i suoi obiettivi con mezzi militari, come si suol dire, sul campo di battaglia”, le parole di Putin ribaltare il piano delle responsabilità.

Non a caso successivamente la correzione di tiro: Mosca ha dato finora una risposta contenuta ai “tentativi dell’Ucraina di danneggiare le infrastrutture russe, ma la risposta sarà più seria se essi continueranno”, dice Putin, citato dalle agenzie russe. Il piano per l’operazione militare speciale in Ucraina “non subirà correzioni, la chiusura arrivata dal Cremlino.

E anche da Kiev segnali non arrivano. La risposta ucraina è giunta dal consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak: “La ‘risoluzione del conflitto’ è estremamente semplice. Ritiro immediato delle truppe russe dall’intero territorio ucraino“.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.