La tragica morte di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano in Congo morto questa mattina in un attacco nei confronti di un convoglio delle Nazioni Unite nella città di Goma, nel Congo orientale, ha un precedente nella storia del Paese centrafricano.

Il 28 gennaio del 1993, quando il Congo era ancora Repubblica dello Zaire, venne assassinato a Kinshasa l’allora ambasciatore francese Philippe Bernard. L’esperto diplomatico transalpino, nato a Tolone il 23 marzo del 1931, venne colpito da un proiettile vagante sparato durante scontri all’interno dell’ambasciata francese tra soldati lealisti e ribelli che combattevano contro l’allora presidente Mobutu, lo spietato dittatore che nel 1960 rovesciò il governo di Patrice Lumumba col sostegno di Belgio e CIA instaurando un regime crollato soltanto nel 1997, con la fuga in Marocco di Mobutu.

Come racconta un articolo di Repubblica dell’epoca, Bernard si trovava da solo nel suo ufficio ad osservare dalla finestra gli scontri all’esterno, dopo aver spento le luci. Erano in atto infatti, sulla Boulevard 30 giugno, principale arteria della capitale dell’allora Zaire, violenti scontri a fuoco. L’ambasciatore sarebbe stato colpito in pieno petto e a una mano da un proiettile vagante.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia