L’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio è morto in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite presso la cittadina di Kanyamahoro, circa 15 km a nord della città di Goma, nel Congo orientale. Nell’attentato è morto anche un carabiniere di scorta, Vittorio Iacovacci, 30enne originario di Sonnino, in provincia di Latina, in forza al battaglione Gorizia dal 2016. Secondo la ricostruzione di un portavoce del Parco nazionale di Virunga, area in cui è avvenuto l’agguato, l’attacco faceva parte di un tentativo di rapire il personale delle Nazioni Unite. Nell’attacco, come confermato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, c’è anche una terza vittima: l’autista del convoglio formato da due veicoli del World Food Programme. A bordo c’erano in tutto 7 persone.

Attanasio, 43 anni, originario di Limbiate (Monza e Brianza) e sposato con tre figlie, secondo quanto scrive l’Ansa è stato subito trasportato in ospedale a Goma. La matrice dell’attacco non è ancora chiara, ma secondo quanto riferito all’Afp da un diplomatico di alto rango a Kinshasa, l’ambasciatore è stato “colpito da spari” durante l’assedio al veicolo sul quale viaggiava ed è morto “in seguito alle ferite riportate”. Tutto è avvenuto intorno alle 10 (le 9 italiane). La vettura faceva padre di un convoglio della Monusco, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo, che comprendeva anche il Capo Delegazione Ue.

Secondo quanto appreso, il commando terroristico ha utilizzato armi leggere per l’attacco avvenuto nel percorso tra Goma e Bukavu. La zona è ritenuta pericolosa a causa della presenza in particolare dei ribelli della Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr) che tendono imboscate in strada partendo dal parco.

Secondo alcuni media locali come Actualite.cd, gli autori dell’attentato avrebbero avuto come obiettivo principale proprio Attanasio. Il sito riferisce quindi che sul posto che “sono intervenute le Fardc”, ossia le Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo, “e le guardie del Parco nazionale dei Virunga”.

La ministra degli Afferi esteri congolese, Marie Tumba Nzeza, ha promesso al governo italiano che il suo esecutivo “farà tutto il necessario” per scoprire “chi sia all’origine di questo ignobile crimine.

“Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime profondo cordoglio del Governo e suo per la tragica morte di Luca Attanasio, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, e di Vittorio Iacovacci, appuntato dei Carabinieri che lo accompagnava a bordo di un convoglio a Goma”. Questo si legge in una nota di palazzo Chigi. Le autorità “si stringono ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell’Arma dei Carabinieri. La Presidenza del Consiglio segue con la massima attenzione gli sviluppi in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “La Repubblica Italiana è in lutto – ha scritto il Capo dello Stato – per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo. Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà”.

Il ministro Luigi Di Maio ha appreso la notizia mentre era al Consiglio degli affari esteri di Bruxelles: il titolare della Farnesina dopo aver informato i colleghi Ue del tragico evento ha deciso di lasciare in i lavori del Cae e sta rientrando in queste ore in Italia per seguire da vicino la questione. “Ho appreso con sgomento e immenso dolore della morte oggi del nostro Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo e Di un militare dei Carabinieri. Due servitori dello Stato che ci sono stati strappati con violenza nell’adempimento del loro dovere. Non sono ancora note le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto. Oggi lo Stato piange la perdita di due suoi figli esemplari e si stringe attorno alle famiglie, ai loro amici e colleghi alla Farnesina e nei Carabinieri”, ha spiegato Luigi Di Maio.

L’Agenzia ONU World Food Programme ha rilasciato un comunicato ufficiale sulla vicenda: “Il WFP “esprime le sue condoglianze e la sua vicinanza alla famiglia, ai colleghi e agli amici delle tre persone uccise, oggi, in un attacco a una delegazione che viaggiava per una visita sul campo nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Altri passeggeri che viaggiavano con la delegazione sono stati feriti nel corso dell’attacco. La delegazione era in viaggio diretta in visita ad un programma di alimentazione scolastica del WFP a Rutshuru quando l’attacco ha avuto luogo. Il WFP lavorerà con le autorità nazionali per determinare  i dettagli dell’attacco, che è avvenuto su una strada che era stata precedentemente dichiarata sicura per viaggi senza scorte di sicurezza”.

 

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.