Primo: la Procura di Siracusa ha chiesto l’archiviazione delle accuse, perché infondate. Dunque la decisione del tribunale dei Ministri, che ha respinto la richiesta della Procura, è una richiesta evidentemente politica. Si dice: perché Salvini non si fa processare come un cittadino comune? Nessun cittadino comune sarebbe sotto processo, nelle condizioni di Salvini, dopo la richiesta di archiviazione.
Secondo motivo: il reato contestato a Salvini (sequestro di persona) è chiaramente sproporzionato e scelto per ragioni puramente spettacolari.
Terzo motivo: la scelta del tribunale dei Ministri di Catania di trasformare in questione giuridica una questione squisitamente politica, come la scelta di fare sbarcare o no – e quando fare sbarcare, e a quali condizioni – un gruppo di naufraghi, è una evidentissima invasione di campo che umilia la politica. La magistratura dice: la politica deve sottomettersi alla magistratura e concederle il potere di indirizzo sui governi.

Personalmente ritengo le scelte di Salvini sui naufraghi sciagurate. Ma sciagurate non vuol dire delittuose. Possibile che Italia Viva non colga il fatto che questo nuovo attacco giudiziario a un leader politico di primo piano è l’ultimo atto di una offensiva che punta a radere al suolo tutto il potere della politica e il funzionamento stesso dello Stato liberale? Possibile che non veda come la richiesta di condannare a 15 anni di prigione il capo dell’opposizione sia una richiesta di tipo totalitario e fascista? Possibile che non abbia capito il senso del discorso di Matteo Renzi al Senato? Possibile che non intuisca che se si lascia la porta aperta, e si permette alla sopraffazione giudiziaria di entrare nel Palazzo e abbattersi su Salvini, poi non si salverà nessuno?
È una domanda che lasciamo lì. Rivolta essenzialmente a Renzi.

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Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.