La sindaca di Torino Chiara Appendino ha pubblicato un post sui social network inequivocabile: sulle donne incinte e sui loro piccoli. Un appello: vaccinatevi. La sindaca – che non si ricandiderà alle elezioni del prossimo 3 e 4 ottobre – è in attesa di Andrea, all’ottavo mese. Ha scritto il suo post citando il caso di una 28enne casertana morta di covid-19 pochi giorni dopo un parto. Non era vaccinata. Era già madre di tre figli. “Lui è Andrea – ha scritto su Facebook lAppendino postando una foto dell’ecografia – e, quando nascerà, avrà già gli anticorpi per il Covid-19. Li avrà perché al sesto mese di gravidanza ho scelto di vaccinarmi. Due dosi, nessun sintomo dopo la prima, mezza giornata di spossatezza dopo la seconda. Oggi siamo all’ottavo mese e stiamo benissimo”.

E quindi il riferimento al caso della 28enne di Santa Maria Capua Vetere. “Perché ve lo scrivo? Perché è notizia di ieri che una donna non vaccinata, dopo un parto prematuro causato dal Covid, purtroppo non ce l’ha fatta. E qualche giorno prima, invece, non ce l’ha fatta un bimbo di 24 settimane nato di solo 1kg”. Palma Reale era originaria di Santa Maria Capua Vetere. Era stata ricoverata dopo essere risultata positiva lo scorso agosto con il marito. La donna era all’ottavo mese e mezzo di gravidanza. Nessuno in famiglia era vaccinato. Qualche giorno prima della morte il piccolo, che sta bene, era stato fatto nascere prematuro viste le condizioni in peggioramento della madre.

“Per chi si vaccina in dolce attesa non esistono controindicazioni diverse dal resto della popolazione, mentre, se si contrae il Covid, il rischio di partorire prematuramente è decisamente più alto – ha aggiunto Appendino – Per questo vorrei consigliare alle donne in gravidanza di consultare il proprio medico di base e il proprio ginecologo e, poi, se sussistono le condizioni, di vaccinarsi. Proteggete voi stesse e proteggete la piccola creatura che sta crescendo dentro di voi”. Solo qualche settimana fa l’appello di neonatologi, pediatri e ginecologi al ministro della Salute Roberto Speranza per accelerare la vaccinazione anti-covid nelle donne in gravidanza, a quelle in allattamento e ai ragazzi di età superiore ai 12 anni. Il vaccino, sottolineavano gli esperti, “non influisce sulla fertilità della donna, né vi è alcun motivo per rimandare una gravidanza”.

Una ricerca dell’Università della Florida, pubblicata sulla rivista Breastfeeding Machine e finanziata dal Children’s Miracle Network, ha rilevato che il latte materno delle neomamme vaccinate contro il covid contiene una quantità significativa di anticorpi che potrebbero aiutare a proteggere i lattanti dalla malattia. Lo studio è stato condotto tra dicembre 2020 e marzo 2021 proprio con i sieri Pfizer e Moderna. I ricercatori hanno reclutato 21 operatrici sanitarie in allattamento. Il latte è stato campionato prima della vaccinazione, dopo la prima dose e dopo la seconda. I ricercatori stanno lavorando per confermare la ricerca.

L’infettivologo Matteo Bassetti, ospite a Tgcom24, ha lanciato anche lui un appello rivolto alle donne incinte che hanno scelto di non immunizzarsi per paura di effetti collaterali: “Questa diffidenza c’era stata anche in passato con l’influenza e la pertosse. Il vaccino anti-Covid si può utilizzare dopo il terzo mese di gravidanza ed è una doppia protezione, perché la mamma può passare gli anticorpi anche al nascituro“.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.