La deriva squadrista
Bassetti inseguito e minacciato sotto casa, follia no-vax contro l’infettivologo: “Lo Stato prenda posizione, situazione insostenibile”

Inseguito e minacciato, per fortuna ‘solo’ verbalmente. Brutta disavventura nel pomeriggio di domenica per Matteo Bassetti, l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova, ormai ‘volto noto’ anche al pubblico televisivo a causa della pandemia di Coronavirus.
Bassetti è stato aggredito verbalmente e minacciato sotto casa, nel quartiere di Albaro a Genova da un uomo di 48 anni che lo ha inseguito e ripreso con il telefonino. “Ci ucciderete tutti con i vaccini. Ve la faremo pagare”, diceva l’uomo alla vista del quale i passanti hanno chiamato la polizia. Sul posto anche gli uomini della Digos. L’uomo è stato denunciato.
Aggressione che non è diventata fisica “solo perché è intervenuta la polizia”, denuncia Bassetti a LaPresse. “Negli ultimi 2 o 3 giorni la situazione è diventata insostenibile. Ricevo anche chiamate a vuoto e minacce sul cellulare, mi hanno craccato il numero di telefono mettendolo su gruppi Telegram. Bisogna intervenire finché è possibile, io lo dico da quattro mesi che non si può interpretare il movimento No vax come movimento di singoli. È un movimento sovversivo. Lo Stato, la magistratura, devono prendere una posizione forte”, spiega l’infettivologo.
Proprio ieri, poche ore prima dell’aggressione, Bassetti aveva pubblicato sui social un articolo del New York Times sui contagi nelle scuole, per il caso di una insegnante della California non vaccinata che aveva contratto la variante Delta infettando poi 26 persone tra scolari e loro parenti: “Ci vuole l’obbligo per tutti gli insegnanti. Gli insegnanti non vaccinati dovrebbero non insegnare in presenza”, era stato l’appello dell’infettivologo.
LE REAZIONI DELLA POLITICA – Tante le dichiarazioni di solidarietà dal mondo della politica per il medico genovese. “Le minacce all’infettivologo Bassetti e l’aggressione a Roma di un giornalista di Repubblica dicono che siamo già oltre il limite. A una campagna capillare di informazione, tesa a contrastare le false notizie, va accostata dunque una iniziativa forte e senza distinguo da parte del mondo politico”, è il messaggio che arriva dall’ex presidente del Senato, il forzista Renato Schifani.
“Il Prof. Bassetti minacciato sotto casa, un giornalista picchiato, il gazebo del M5S distrutto. Non c’è niente che possa giustificare simili violenze. Tutte le parti politiche – nessuno escluso – dovrebbero prendere le distanze”, scrive invece su Twitter l’ex ministro dell’Istruzione, la deputata grillina Lucia Azzolina, mentre per Matteo Renzi ” i responsabili di questi gesti debbano pagare per il loro comportamento, senza indulgenza e senza buonismo. Quando si usa violenza sulle persone non c’è alcun richiamo alla libertà d’opinione o alla disobbedienza civile che tenga”.
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