Dalla Libia, dov’è attesa oggi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni lancia il suo messaggio di solidarietà alle rappresentanze diplomatiche di Berlino e Barcellona, al centro di attacchi vandalici resi noti dalla stessa premier. “Ho fatto pervenire la mia solidarietà e quella del Governo italiano al Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l’incendio della sua automobile nella Capitale tedesca. A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato Generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il Governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche“, ha scritto in una nota Meloni.
La Farnesina ha quindi spiegato i due attacchi. Il più grave a Berlino: dove ieri è stata incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia. Le locali forze di polizia hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. A Barcellona invece ieri sera era stata infranta la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona. Imbrattata anche una parete dell’ingresso dell’edificio. In nessuno dei due casi sono stati registrati feriti o altri danni a persone. Gli atti seguono di quasi due mesi l’attacco anche più grave, ad Atene, rivendicato da anarchici greci, in cui era stata incendiata l’auto della consigliera Susanna Schlein, numero due della rappresentanza diplomatica. Nei pressi di una seconda auto, sempre di proprietà della diplomatica e sorella dell’esponente del Partito Democratico Elly, era stata ritrovata una bottiglia molotov con la miccia semi-consumata.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, subito informato, ha personalmente e immediatamente contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi. Il Ministro ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato. Proprio con il ministro Tajani, e con quello dell’Interno Matteo Piantedosi, Meloni è in Libia oggi in una nuova missione in Nordafrica dopo quella in Algeria della settimana scorsa.
L’obiettivo è sempre quello di un nuovo “Piano Mattei” per l’Africa: il progetto della premier di rendere l’Italia un nuovo hub energetico d’Europa. Attesa oggi la firma di un nuovo accordo tra l’Eni e la Noc, la Compagnia Nazionale Libica, per un potenziale investimento da 8 miliardi di dollari in due giacimenti di gas naturale. La visita si concluderà in giornata. Piantedosi, titolare della Farnesina, nei giorni scorsi dopo una ulteriore missione al Cairo, ha annunciato che dall’Egitto l’Italia si aspetta quest’anno “tre miliardi di metri cubi di gas”.
Da record l’operazione di Eni in Libia, senza precedenti negli ultimi 25 anni. L’accordo riguarda due giacimenti prospicienti la costa occidentale del Paese, ha precisato il capo della Compagnia nazionale. La joint-venture paritetica Eni-Noc dovrebbe operare in due aree esplorative in un blocco marino dove è già stato scoperto gas nelle strutture “A” ed “E”, circa 140 chilometri a nord-ovest di Tripoli. Stimate in sei trilioni di piedi cubi, che potrebbero essere sfruttati in circa tre anni e mezzo, le riserve dei due giacimenti. Al ritmo di 850 milioni di piedi cubi al giorno, la produzione potrà andare avanti per 25 anni, ha previsto: in metri cubi, si tratta 8,78 miliardi l’anno.
La Libia è al quinto posto nella classifica dei Paesi africani con le maggiori riserve di gas. Il tratto sottomarino del gasdotto GreenStream tra Mellitah e Gela è stato costruito nel 2003-2004 da Eni ed è lungo soltanto 520 chilometri. Sul tappeto anche la questione migranti, “con un maggior impegno dei Paesi di origine”, che sarà anche uno dei temi che Roma metterà sul tavolo del prossimo Consiglio europeo di febbraio. In questa ottica Tajani ha ribadito, come ha fatto Meloni con il presidente algerino, che “la stabilizzazione della Libia è cruciale, bisogna compiere ogni sforzo perché ci siano elezioni entro il 2023 in linea con la mediazione Onu che l’Italia sostiene convintamente”.
AGGIORNAMENTO: La Procura di Roma è in attesa delle informative di Digos e Ros per avviare fascicoli di indagine in relazione alle azioni contro il consolato italiano a Barcellona e contro l’auto di un funzionario dell’ambasciata italiana a Berlino. La pista più accreditata al momento, scrive l’Ansa, è quella legata alla matrice anarchica così come nell’episodio dell’attentato i danni del primo consigliere dell’ambasciata in Grecia Susanna Schlein e la sua famiglia. La Farnesina ha fatto sapere intanto che in Spagna sono stati fermati cinque sospettati.
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