Va bene tutto, ma ora basta con questi patacconi. E’ questo il senso del tweet al vetriolo di Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma, che commenta la foto del ventunenne Roman Pastore, inserito nelle liste per le prossime elezioni di Roma e già finito al centro di una bufera social per le foto in cui al polso porta un orologio di pregio da decine di migliaia di euro. Così il candidato sindaco di Azione a Roma “bacchetta” il candidato al Municipio I per la sua continua ostentazione.

Ho difeso Roman a spada tratta, però anche basta con sto’ orrendo pataccone sempre in primo piano. Sei candidato al Municipio. Gambe in spalla e vai a prendere i voti. Evita di far parlare solo di questo. E che palle!! Pedalare“, scrive Calenda rispondendo al cinguettio di un utente che segnala come il giovane under 30, candidato al consiglio municipale, abbia firmato il referendum per l’eutanasia legale. Anche in questo scatto, Pastore mostra il suo arsenale: l’orologio oggetto delle critiche, un Audemars Piguet.

La settimana scorsa il candidato al Campidoglio era sceso in campo per difendere il giovane 21enne dalle accuse di “narcisismo politico”. “Vergogna, ve la prendete con un ragazzo di 21 anni per un orologio“, aveva scritto Calenda, nel vano tentativo di sedare le polemiche. Ma questa volta è lo stesso aspirante sindaco a riprendere il giovane politico. E lo fa senza mezzi termini, invitandolo porre fine a quell’ostentazione di quel simbolo che tanto aveva fatto discutere, definendolo addirittura “orrendo pataccone”.

Per ora, nessuna replica dal diretto interessato.
Forse sta riponendo gli orologi nel cassetto, in attesa di superare lo scoglio delle amministrative.

Redazione

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