Riprendono i contatti tra il Presidente USA Joe Biden e l’omologo cinese Xi Jinping. La notizia, riportata dai media di Stato cinesi, è stata confermata dalla Casa Bianca e costituisce la prima conversazione telefonica dal luglio del 2022 quando si erano accordati per combattere l’emergenza fentanyl.

È un funzionario dell’amministrazione Usa ad illustrare i contenuti della telefonata da 90 minuti fra i leader: dalla discussione sui rapporti bilaterali fra i due Paesi, al pressing sui narcotici e le droghe sintetiche. Biden ha sollevato le preoccupazioni americane sulla cooperazione di Pechino con la Russia per ricostruire l’industria militare di base di Mosca e ha ribadito che gli Stati Uniti si oppongono a qualsiasi mezzo coercitivo per riportare Taiwan sotto il controllo di Pechino.

Questione Taiwan

La questione di Taiwan a detta di Xi Jinping “è la prima linea rossa insormontabile nelle relazioni sino-americane” e Xi, nella telefonata, ha assicurato che non verrà permesso “che le attività separatiste, la connivenza esterna e il sostegno alle forze dell’indipendenza di Taiwan restino incontrollati”. Pertanto, ha aggiunto Xi nel resoconto della Xinhua, “ci auguriamo che gli Stati Uniti mettano in pratica la dichiarazione positiva del Presidente di non sostenere l’indipendenza di Taiwan. A un mese dall’insediamento nell’isola del nuovo presidente filo-occidentale Lai Ching-te, Biden ha invece e ribadito la necessità di mantenere la pace e la stabilità.

Sul fronte economico, i dazi sono rimasti un punto di contesa, con gli Stati Uniti preoccupati per le politiche commerciali cinesi e decisi a proteggere la sicurezza nazionale nel settore tecnologico. Infine, in agenda ci sono stati anche la collaborazione nell’intelligenza artificiale e nella lotta al cambiamento climatico.

Redazione

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