È passato poco più di un giorno dalla scomparsa ma Brunilde Pace, l’amata maestra 74enne del piccolo centro di Nazzano a nord di Roma, non è andata molto lontano. Il suo cadavere è stato ripescato nel Tevere dai sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno avviato le ricerche lungo il letto del fiume.

Il tragico ritrovamento è avvenuto in coincidenza con la foce del torrente Farfa, nel territorio della omonima riserva naturale regionale, vicino a Nazzano dove la donna viveva e dove, dalle prime ore di sabato mattina, era scattato l’allarme per la sua scomparsa a bordo di una Ford Ka nera vecchio modello.

Immediato l’avvio delle ricerche dopo la segnalazione della scomparsa avvenuta la mattina di sabato 11 settembre, non soltanto da parte delle forze dell’ordine, ma anche tra i residenti del paese dove la donna era molto conosciuta. Un volantino con la sua foto, e quella della vettura, ha fatto immediatamente il giro del web, un passa parola che ha consentito a un residente della zona di riconoscere l’auto e di allertare così le forze dell’ordine.

Sul posto sono immediatamente giunti i carabinieri della stazione di Torrita Tiberina, competenti per territorio, che nei pressi della vettura hanno rinvenuto anche un paio di scarpe, risultate poi appartenenti alla donna.

Immediata la chiamata al gruppo sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno avviato le ricerche lungo il letto del fiume. Una ricerca terminata con il ritrovamento del corpo senza vita della donna, non lontano dal luogo in cui è stata ritrovata la vettura. Il magistrato ha disposto l’autopsia, mentre gli investigatori indagano ora su un ventaglio di ipotesi, all’interno del quale non si esclude nessuna pista.

Il cordoglio della piccola comunità del borgo romano: “L’amministrazione comunale si stringe al dolore della famiglia Pace-Caserio per la perdita della cara Brunilde, per tutti la maestra Brunilde – ha scritto in una nota ufficiale l’amministrazione comunale di Nazzanoche ha accompagnato nel percorso scolastico tanti alunni e diverse generazioni con devozione e amore per l’insegnamento. Il nostro pensiero va a lei e alla famiglia”.

Gianni Emili

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