Diciotto artisti che a titolo gratuito hanno messo in scena 50 canzoni live per un colossale spettacolo musicale, impreziosito dall’Orchestra giovanile dei conserdim avatori emiliano-romagnoli. La musica italiana si è mobilitata sabato sera con “Italia loves Romagna”, per far sentire la propria vicinanza alla popolazione devastata dall’alluvione, regalando al pubblico uno show unico nel suo genere e di grande impatto anche sul piano della solidarietà: grazie all’esibizione dei big della canzone nostrana, infatti, è stato possibile raccogliere circa 2 milioni e mezzo di euro (1 milione 800 mila euro dai biglietti e più di 600 mila con il numero solidale 45538, che resta attivo fino al 5 luglio).

I fondi verranno destinati a progetti e interventi a sostegno di iniziative educative e culturali nei centri più colpiti dal disastro. È stato Amadeus ad aprire e salutare il pubblico, con lo stile tipico dei Sanremo che ha plasmato con la sua formidabile capacità di conduzione e memore delle sue inconfondibili radici: “sono felice e orgoglioso di essere romagnolo di nascita, sono nato a Ravenna e non potevo mancare”, ha detto scatenando la prima ovazione del pubblico presente. Amadeus è stato poi sostituito al timone della conduzione da un’emozionata Alessia Marcuzzi (con la quale non lavorava insieme dal ‘96-’97, quando condussero insieme due edizioni del Festivalbar), dall’istrionico Giorgio Panariello e dall’emergente giornalista tv Francesca Fagnani (divenuta celebre per la sua trasmissione “Bestie”).

Ma è all’immenso spettacolo musicale, durato 4 ore, che sono rimasti incollati i 50mila del Campovolo e i 3 milioni e 450mila spettatori che mediamente hanno seguito l’evento in diretta su Rai1, meritoriamente trasmesso senza interruzioni pubblicitarie. L’apice è stato raggiunto alle 22.44 quando Andrea Bocelli ha interpretato il più famoso dei suoi cavalli di battaglia, “Con te partirò”, seguito da 4 milioni 402 mila telespettatori. Mentre l’indice di ascolto più elevato (33.56 % di share) è stato toccato alle 24.44 dal trio Morandi, Elodie e Mannoia nella straordinaria interpretazione di “Vita” di Lucio Dalla.

Tra i tanti momenti toccanti, quello che più di altri ha emozionato è stato quando sul palco è salita Laura Pausini, romagnola di Solarolo, cioè di uno dei Comuni più colpiti e dove vivono i genitori. Fece il giro del web il suo post, nei giorni più drammatici dell’alluvione, in cui mostrava una foto del padre e della madre (75 e 78 anni) mentre stavano spalando il fango nella città distrutta dalla piena. E i brividi correvano forti lungo la schiena quando la vincitrice del Grammy Awards ha intonano “Romagna Mia”, l’inno delle zone colpite dalla catastrofe di metà maggio, e tutto il pubblico del Campovolo l’ha seguita in coro.

Poi Laura ha preso la parola, senza riuscire a trattenere le lacrime dall’emozione: “Questo amore io l’ho imparato qui, nelle strade dove sono cresciuta e dove tanti di noi hanno imparato a diventare emiliano-romagnoli. A fare quella cosa lì, quella che avete fatto in tanto: aiutarci tra di noi”. E poi un appello all’orgoglio delle popolazioni colpite, la ‘sua’ gente: “Questo coraggio che mi avete dato per girare il mondo – ha detto Pausini, quasi urlando davanti alla folla in visibilio per le sue parole – ce l’ho perchè sono romagnola, perchè bisogna “farsi il culo” e quando hai una possibilità te la devi andare a prendere. A me questo me l’ha insegnato la mia terra!”.

Marco Di Maio

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