Il cashback di Natale rischia seriamente di rivelarsi un flop per il governo Conte. La misura scelta per aiutare il commercio a riprendersi dopo mesi nerissimi dovuti al lockdown per il Coronavirus è infatti al centro di polemiche infuocate: dai problemi tecnici dell’app IO nei primi giorni di funzionamento alle accuse della Cgia di Mestre che l’ha giudicata una operazione che favorisce solo le categorie sociali con maggiore capacità di spesa, fino alla polemica sugli assembramenti del weekend, spinti anche dalla possibilità di vedersi ‘rimborsati’ parte dei soldi spesi nello shopping natalizio.

La nuova diatriba riguarda ora la portata economica della misura, ovvero se i fondi stanziati dall’esecutivo basteranno a coprire i rimborsi del cashback di Natale, col risultato paradossale che quest’ultimo potrebbe rivelarsi inferiore ai 150 euro massimi previsti. Com’è noto, il cashback di Natale prevede, per ottenere il rimborso massimo di 150 euro, di dover effettuare un minimo di 10 acquisti tra l’8 dicembre e il 31 dicembre con moneta elettronica, che sia bancomat, carta di credito o app, ottenendo entro il 28 febbraio 2021 un rimborso pari al 10% di quanto speso con un massimale di 1500 euro.

Il governo ha stanziato per il cashback 227,9 milioni di euro, non pochi, ma già nel regolamento si fa chiarezza sui fondi: “Qualora la predetta risorsa finanziaria non consenta il pagamento integrale del rimborso spettante, questo è proporzionalmente ridotto”.

Come sottolinea il Corriere della Sera, facendo due conti è possibile prevedere dei problemi sul fronte dei rimborsi. Domenica erano già oltre 4 milioni gli iscritti al programma di cashback, col numero destinato verosimilmente a salire: se tutti raggiungessero il limite massimo di 1500 euro, gli attuali 227,9 milioni di euro stanziati basterebbe per rimborsare meno di un terzo dei 150 euro previsti, meno di 50 euro a testa.

Inoltre, date le difficoltà riscontrate nei primi giorni con l’uso dell’app IO, con migliaia di italiani che non riuscivano a caricare Iban e carte di credito sull’app, è alo studio la possibilità di considerare validi gli acquisti fino al 6 gennaio.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.