Ogni anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la sua famiglia ricordano Marisa Chiazzese con una messa nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma. La moglie del Capo dello Stato è morta nel 2012, a causa delle conseguenze di un tumore. Sergio Mattarella, a dispetto di quanto aveva previsto e annunciato, è stato confermato dall’Assemblea dei Grandi Elettori per un altro settennato al Palazzo del Quirinale.

Si sa pochissimo della moglie. La coppia teneva molto alla riservatezza. Chiazzese era nata a Palermo, figlia dell’accademico Lauro Chiazzese, ex rettore dell’Università di Palermo e docente di diritto romano, deputato della Consulta Nazionale fino al giugno 1946. Marisa Chiazzese era sorella di Irma Chiazzese, moglie di Piersanti Mattarella. I due fratelli si erano innamorati e avevano sposato due sorelle. Il 6 gennaio 1980 Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Sicilia, veniva ucciso dalla mafia mentre andava in Chiesa con la famiglia per la messa dell’Epifania, accompagnato dalla moglie, dai due figli e dalla suocera. Poco prima di mettere in moto venne freddato con diversi colpi di rivoltella, almeno otto.

Irma Chiazzese venne colpita a un dito da un proiettile. Provò inutilmente a soccorrere il marito. Sul luogo del delitto c’era anche il cognato, Sergio Mattarella. La coppia aveva due figli, Bernardo e Maria. Sergio Mattarella e Marisa Chiazzese hanno avuto invece tre figli: Laura, Francesco e Bernardo Giorgio. La figlia Laura accompagna il padre, dall’elezione del 2015, come first lady negli incontri ufficiali, nelle occasioni pubbliche, nei viaggi all’estero e nei ricevimenti al Quirinale. Come avevano fatto prima di lei Ernestina Saragat Santacatterina e Marianna Scalfaro: la regola che vige tra i Capo di Stato prevede che se un presidente è accompagnato dalla moglie, chi lo riceve deve essere a sua volta accompagnato.

Penso da tempo quando per seguire la persona a me più cara al mondo ho trascorso a più riprese numerose settimane in ospedali oncologici. Per tutte le persone in buona salute sarebbe auspicabile che ogni tanto trascorressero qualche giorno in visita negli ospedali perché il contatto con la sofferenza aiuterebbe chiunque a dare a ogni cosa il giusto posto nella vita”, il ricordo della moglie durante un intervento al Quirinale in occasione della Giornata Nazionale della Ricerca sul Cancro.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.