Tutto è iniziato con l’”Operazione ombre Rosse” come il titolo – tradotto in italiano – di un celebre film western del 1939 diretto da John Ford, che portò all’arresto di dieci ex terroristi italiani a Parigi nell’aprile del 2021. Si tratta di un’operazione contro ex terroristi di sinistra, considerati colpevoli di atti duranti gli Anni di Piombo, tra gli anni ’70 e ’80. Appartenenti alle Brigate Rosse, agli ex Nuclei Armati Contropotere Territoriale e Lotta Continua. I dieci furono subito rilasciati ma il governo di Roma ha continuato a chiedere l’estrazione già negata dalla corte d’appello di Parigi. Ora la Cassazione ha deliberato definitivamente per il diniego all’estradizione. Ma chi sono questi dieci ex terroristi rossi?

Tra i dieci ci sono i nomi di cui l’Italia chiede l’estradizione, c’è Giorgio Pietrostefani, fondatore di Lotta Continua, oggi 79enne, è stato condannato a 22 anni come uno dei mandanti dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi. Il suo stato di salute è ritenuto precario, dopo aver subito il trapianto di fegato. Marina Petrella, 69 anni, ex Br, è stata condannata all’ergastolo, deve rispondere dell’omicidio del generale dei carabinieri Enrico Galvaligi, e anche di due sequestri di persona: quelli del giudice Giovanni D’Urso e dell’assessore regionale della Dc Ciro Cirillo, nel quale furono uccisi due membri della scorta.

Poi c’è Enzo Calvitti, 68 anni, deve scontare 18 anni, 7 mesi e 25 giorni di reclusione, oltre alla misura di sicurezza della libertà vigilata per 4 anni anni di carcere per associazione terroristica e banda armata. Roberta Cappelli, 68 anni, ex Br , condannata all’ergastolo in isolamento per essere stata ritenuta colpevole di tre omicidi: quello del generale dell’Arma Galvaligi, dell’agente di polizia Michele Granato e del vice-questore Sebastiano Vinci, tutti avvenuti tra 1979 e 1981. Narciso Manenti, 66 anni, anch’egli condannato all’ergastolo, membro dei “Nuclei armati per il contropotere territoriale”, responsabile dell’omicidio dell’appuntato Giuseppe Guerrieri.

Giovanni Alimonti, altro ex Br, oggi 68enne: anche per lui è definitiva la condanna a 19 anni di carcere per il tentato omicidio del poliziotto Nicola Simone. Sergio Tornaghi , 66 anni: ritenuto il responsabile dell’assassinio di Renato Briano, direttore generale della “Ercole Marelli”. Maurizio Di Marzio, 62enne, su cui pende l’obbligo di scontare un residuo di pena a 5 anni e 9 mesi per banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona e rapina. Raffaele Ventura, 72enne, dell’ex Formazioni Comuniste Combattenti, condannato a 20 anni per concorso morale nell’omicidio del vicebrigadiere Antonio Custra. Infine Luigi Bergamin, 74enne, ex membro dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo), che deve scontare 16 anni e 11 mesi di carcere in quanto ritenuto complice di Cesare Battisti nell’omicidio del maresciallo della polizia penitenziaria Antonio Santoro.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.