Maurizio Costanzo è stato sposato nel 1963 con la fotoreporter Lori Sammartino, poi dal 1973 al 1984, il secondo matrimonio, con la giornalista Flaminia Morandi dalla quale ha avuto due figli: Camilla e il regista de L’amica geniale e La solitudine dei numeri primi, Saverio Costanzo.

L’ultimo matrimonio quello con la conduttrice televisiva Marta Flavi è durato dal 1989 al 1995 ma i due si erano già separati quando il conduttore aveva iniziato la relazione con Maria De Filippi. Prima di Marta Flavi Costanzo aveva convissuto per tre anni con l’attrice, regista, sceneggiatrice e doppiatrice Simona Izzo.

Camilla Costanzo ha 45 anni e lavora alla Rai come sceneggiatrice. È una donna molto riservata ed ha dichiarato, in un’occasione, che riesce a conciliare il suo lavoro di scrittrice con il suo essere mamma. La sceneggiatrice ha due figli a cui nonno Maurizio era molto legato.

Saverio Costanzo, 48 anni, è molto più noto della sorella. Come lei è sceneggiatore ma è anche regista. Specializzato in serie Tv, è il regista di “L’amica geniale”, serie di successo firmata Rai. Nel 2005 Saverio Costanzo ha vinto il Nastro d’argento e il David di Donatello. Tra i suoi film più famosi figura “La solitudine dei numeri primi” (2010). Anche lui ha due figli avuti con l’ex compagna Sabrina Nobile. Ad oggi è legato all’attrice Alba Rohrwacher.

Il terzo figlio di Maurizio Costanzo si chiama invece Gabriele. Ha 31 anni ed è stato adottato da Costanzo e dalla sua ultima moglie Maria De Filippi. È nato a Roma il 31 dicembre 1992 e finora ha condotto una vita lontano dai riflettori. È arrivato a casa Costanzo nel 2004 quando aveva 12 anni. In alcune occasioni è stato paparazzato in vacanza con la sua famiglia. Gabriele è diplomato ma non ha continuato gli studi all’università. Gabriele Costanzo, insieme alla mamma, lavora nella redazione di “Uomini e donne”.

Maurizio Costanzo era anche felice nonno di quattro nipoti nati dai suoi due figli maggiori, Camilla e Saverio: “Mi piacciono questi ragazzini. Il mio primo nipote si chiama Brando. Sua sorella si chiama Nina e somiglia a mia mamma in un modo incredibile che non riesco a spiegarmi. Poi ci sono Bernardo e Tito, grande tifoso e giocatore di calcio”.

“È bello quando la vita ti consente di fare il nonno”, ha detto lo scorso gennaio in una trasmissione televisiva. Poi ha confidato che ha sempre cercato di mantenere vivo il rapporto con i nipoti invitandoli a pranzo nel suo studio, “non perché io abbia dei ricordi, ma perché ce li abbiano loro. Perché possano dire: ‘Ti ricordi quando andavamo a pranzo con il nonno?’”.

Redazione

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