Maurizio Costanzo e Fabrizio Corona. Il legame che non ti aspetti. Un atteggiamento da papà arrabbiato con il figlio discolo e impertinente che ne combina una dietro l’altra. Muscoli, tatuaggi, auto, denaro, donne bellissime e guai fino al collo ma un’anima irrequieta che ti fa venire voglia di provare quasi tenerezza. “Uno sciagurato che non ha ricevuto amore da bambino” così definiva Maurizio Costanzo, scomparso poche ore fa, il re dei paparazzi Fabrizio Corona che nutriva per il giornalista e conduttore televisivo un grande amore.

Così grande da portarlo a tatuarsi dietro il collo: Maurizio maestro mio. “Ti devo tanto” disse Corona mostrando il tatuaggio. Un segno indelebile di stima e affetto nei confronti del giornalista che lo ha sempre difeso. Corona mostrò a tutti e a Maurizio il suo tatuaggio appena fatto nel corso della prima puntata del Maurizio Costanzo Show del 2018. Era il 24 ottobre. Nella stessa puntata, Corona fu difeso da Costanzo anche durante la prima puntata del talk show. L’imprenditore ha infatti avuto un battibecco con Platinette e D’Agostino. Il giornalista ottantenne però ha protetto l’ex re delle paparazzate. “Io sto con Fabrizio se non ti sta bene te ne puoi pure andare”, affermò Costanzo rivolgendosi a D’Agostino. E qualche anno fa Maurizio ricordò di un’intervista a Fabrizio Corona, registrata a luglio e mandata in onda pochi giorni dopo il suo arresto nel 2016.

“Personalmente penso di avere il pregio di essere stato tra i primi a dare la possibilità a Corona di parlare”, spiegò il conduttore: “Conoscevo il padre, un bravo giornalista, da cui lui non ha certo ripreso. Basta guardarlo per constatare come la voglia di stupire e fare casino ce l’abbia negli occhi” disse Maurizio.  “Durante l’Intervista l’ho sgridato perché non è ancora andato sulla tomba del padre. Ho il forte sospetto che sia come un bambino a cui sia mancato amore”, è stata la sua riflessione in merito all’incontro con lui. E ancora: “Tuttavia non riesco a provare un’antipatia nei suoi confronti”, ha aggiunto ancora Costanzo: “Non faccio lo psicologo ma ho l’impressione che lui sia un soggetto patologico e debba essere curato in terapia” raccontò Maurizio Costanzo.

Avatar photo

Giornalista napoletana, classe 1992. Affascinata dal potere delle parole ha deciso, non senza incidenti di percorso, che sarebbero diventate il suo lavoro. Segue con interesse i cambiamenti della città e i suoi protagonisti.