Ha sconvolto e colpito la tragica vicenda del neonato nato all’Ospedale Pertini di Roma e morto dopo che la madre che lo stava allattando si è addormentata. Ci si sono riconosciute tante donne: tante stanno ricordando esperienze personali simili, finite non nella tragicamente come successo a Roma nella maggior parte dei casi. E tra queste Chiara Ferragni. “Le donne vengono sempre lasciate sole e questo è un problema grandissimo”, ha detto l’influencer e imprenditrice.

La star italiana dei social network, quasi 28 milioni e mezzo di follower su Instagram, ha pubblicato una storia in cui ha ricordato la sua esperienza personale. Con il rapper Federico Lucia in arte Fedez si è sposata nel 2018, la coppia ha avuto due bambini, Leo e Vittoria, nati nel 2018 e nel 2021. “Mi ricordo – ha scritto l’influencer sui social – quando ho partorito Leo dopo un’induzione di 24 ore e quando mi è stato lasciato al seno per l’allattamento ho rischiato in primis di addormentarmi diverse volte. Ci vuole supporto e aiuto. Siamo donne e mamme, non super eroi”.

La Procura ha aperto delle indagini, si indaga contro ignoti per omicidio colposo. Il bambino era nato il 5 gennaio, è morto nella notte tra il 7 e l’8 gennaio.  “Ero entrata in ospedale il giorno precedente, avevamo scelto il Pertini perché ero affezionata a questo posto visto che ci sono nata anche io. Per due notti, quella dopo aver partorito e quella successiva, sono riuscita, a fatica, a tenere il bambino vicino a me. Ero stravolta, ho chiesto aiuto alle infermiere, chiedendo loro se potevano prenderlo almeno per un po’, mi è sempre stato tuttavia risposto che non era possibile portarlo nella nursery. E lo stesso è accaduto la notte di sabato. Anzi, mi sentivo peggio dei giorni precedenti. Ho chiesto ancora di prendere il bimbo, non l’hanno fatto. Due notti ho resistito, l’ultima ero davvero affaticata. ‘Non è possibile’, mi è stato risposto ancora una volta”, ha raccontato la madre a Il Corriere della Sera tramite l’avvocato Alessandro Palombi.

Gli agenti del commissariato Sant’Ippolito al Pertini hanno acquisito le cartelle cliniche del bambino e della madre e i turni di servizio di medici e infermiere di Ostetricia di quei giorni. La donna ha raccontata che a svegliarla, la notte della tragedia, erano state le infermiere: “Il bambino non stava più nel letto con me. Senza dirmi una parola, mi hanno fatto alzare e mi hanno portato in una stanza vicina: lì mi hanno comunicato che il bimbo era morto. Non ricordo che fosse presente una psicologa, e nemmeno che mi abbiano dato una spiegazione più approfondita. Di sicuro non mi hanno detto come era successo. A quel punto non ho capito più niente, mi è crollato tutto addosso. Forse sono anche svenuta”.

Ferragni non è nuova a prese di posizione che esulano dal mondo della moda e delle sue attività professionali. Ha annunciato che devolverà il cachet delle due serate che co-condurrà al Festival di Sanremo – la prima e l’ultima, la kermesse dal 7 all’11 febbraio – alla rete nazionale antiviolenza D.i.RE. “In Italia, oggi più che mai, c’è bisogno di parlare e di fare qualcosa di concreto contro la violenza maschile sulle donne – ha scritto Ferragni annunciando la scelta su Instagram – Ho avuto modo di conoscere la Presidente di D.i.Re e alcune delle operatrici che tutti i giorni lavorano sul campo, sono loro le vere eroine che mi hanno ancora di più convinta a iniziare questo percorso che spero si evolverà nei prossimi anni”.

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