Subito chiarezza sullo scontro in atto tra la procuratrice di Nola, Laura Triassi, e i 12 sostituti che contro di lei hanno firmato un esposto. A chiederlo è la Camera penale di Napoli, dopo che il Plenum del Csm ha sospeso la procedura di trasferimento per incompatibilità di Triassi.

I penalisti napoletani non nascondono i propri timori per quello che bollano come «un inaudito scontro»: «la situazione ha pochi precedenti per gravità – scrive il presidente Marco Camporaed è preoccupante per il riverbero che può avere sulla qualità delle indagini ma, più diffusamente, sulle istanze di giustizia dei cittadini». Di qui la richiesta: «Riteniamo sia un diritto della comunità forense e della collettività in generale conoscere in forma particolareggiata gli avvenimenti che si stanno verificando a Nola».

L’appello dei penalisti napoletani segue di poche ore quello dei vertici locali dell’Anm che, attraverso la presidente Livia De Gennaro, hanno auspicato che «gli accertamenti in atto facciano chiarezza sui fatti oggetto di denuncia» e invitato «gli organi competenti a procedere con celerità».

La parola spetta ora alla Procura generale della Cassazione che ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Triassi, alla guida della Procura di Nola da circa un anno.

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Classe 1987, giornalista professionista, ha cominciato a collaborare con diverse testate giornalistiche quando ancora era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell'università Federico II di Napoli dove si è successivamente laureato. Per undici anni corrispondente del Mattino dalla penisola sorrentina, ha lavorato anche come addetto stampa e social media manager prima di cominciare, nel 2019, la sua esperienza al Riformista.