I numeri dei contagi a scuola spaventano. A Napoli i contagi del territorio della Asl Napoli1 è di 31 studenti, 6 docenti e tre membri del personale non docente positivi dell’ultimo bollettino. Questo il dato che verrà presentato domani, insieme a quello di domani stesso, dal direttore generale dell’Asl partenopea Ciro Verdoliva alla riunione dell’Unità di Crisi della Campania dedicata alla Scuola in programma domani alle 16 a Napoli. Nella riunione si fara’ il punto su contagi scolastici in tutta la Regione, per verificare l’effettivo aumento progressivo dei contagi e dare indicazioni per nuove iniziative di chiusura.

Nelle ipotesi regionali lo stop potrebbe avvenire per ora per le scuole superiori a partire dal 15 febbraio, ma la decisione sarà poi presa del governatore De Luca con un’ordinanza nei giorni successivi alla riunione. Nel dettaglio, nel distretto di Chiaia, San Ferdinando, Posillipo ci sono 6 bimbi della Scuola dell’infanzia positivi e 2 studenti di Scuola media, ma anche un docente di Scuola primaria, due di Scuola secondaria di secondo grado e un lavoratore non docente di Scuola media con il virus.

Nel distretto sanitario di Bagnoli e Fuorigrotta c’è uno studente delle elementari positivo, mentre a Pianura e Soccavo ha il virus uno studente di Scuola media. Nel distretto di Arenella e Vomero, ha il covid19 un bambino della Scuola dell’infanzia e due studenti delle superiori. A Chiaiano, Piscinola e Marianella c’è un uovo bimbo delle elementari positivo, il bambino è figlio di un docente di Scuola secondaria di I grado anch’egli risultato positivo al tampone, mentre c’è anche uno studente di Scuola media con il virus e un addetto non docente. Positivo un bimbo della Scuola dell’infanzia nel distretto Stella, San Carlo all’Arena, e uno di Scuola primaria, ma anche uno studente di secondaria di II grado.

Nei quartieri di Secondigliano, Miano, San Pietro a Patierno c’è un nuovo studente delle medie con il covid19, mentre nell’area Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe-Porto, Mercato-Pendino sono positivi un bimbo della Scuola dell’infanzia, due di Scuola primaria, e un addetto non docente delle superiori. Nel distretto Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio sono positivi al covid 3 studenti di Scuola primaria, e 3 di Scuola superiore, ma anche due docenti di Scuola superiore.

Focolaio in plesso scolastico a San Giorgio a Cremano: scatta la chiusura “precauzionale”. Nei giorni scorsi si sono verificati alcuni casi di Covid-19 all’interno della scuola paritaria Regina Dei Gigli. Dopo la positività di una maestra e di un alunno, grazie alla tempestiva comunicazione da parte della direzione scolastica, la Asl ha immediatamente avviato tutti i tracciamenti e disposto la quarantena per tre classi della primaria e una dell’Infanzia. Sono stati sottoposti a tampone molecolare tutti i loro contatti stretti e ad oggi, la relazione del dipartimento di prevenzione Uopc, riporta 16 casi di positività: 12 alunni appartenenti a 4 diverse classi, 3 docenti e un dipendente scolastico. Tutti si trovavano già in quarantena presso il proprio domicilio. In questi giorni il sindaco Giorgio Zinno ha tenuto costantemente sotto controllo la situazione e insieme all’assessore alla scuola Giuseppe Giordano si sono confrontati quotidianamente con i responsabili della scuola e con i medici dell’Uopc. Dopo l’incontro tra il primo cittadino di San Giorgio a Cremano e il responsabile dell’ambito 3 della Asl, Vincenzo Montella, in merito all’attuale quadro epidemiologico, è stato concordato di disporre la chiusura “in via precauzionale” dell’intero plesso scolastico regina dei Gigli (scuola primaria e scuola dell’infanzia), a partire da domani 9 febbraio 2021 fino al 15 febbraio. “La decisione – fanno sapere dal Comune – nasce dalla necessità di valutare anche nei prossimi giorni la situazione epidemiologica dei casi collegati a questi e quindi di tutelare la salute dei bambini, delle famiglie e del corpo docente”.

“Stiamo registrando grosse difficoltà da parte degli studenti per quanto riguarda la didattica a distanza per il 50 per cento delle classi”. Lo afferma l’assessore regionale della Campania all’Istruzione Lucia Fortini. “La secondaria di II grado, oltre al problema degli assembramenti, registra anche difficoltà per la dad, per quegli studenti che seguono da casa. Mentre nei mesi scorsi avevamo deciso per tutti che ci fosse la dad – spiega Fortini -, adesso le cose sono differenti. Avere metà classe in presenza e metà a casa crea difficoltà nella comprensione delle lezioni per il 50% degli studenti che sono collegati. Non si riescono a sentire bene i professori, che ovviamente spiegano con la mascherina, oltre ai rumori di sottofondo. La dad aveva chiaramente un approccio differente per tutti. Adesso con la didattica metà in presenza e metà da casa è diventato non facile per gli studenti seguire le lezioni”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.