Attimi di terrore in una scuola dell’infanzia di Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara, dove questa mattina una famiglia di quattro cinghiali ha fatto irruzione in una classe seminando il panico tra i bambini. Gli animali hanno sfondato prima la rete di recinzione del giardino e poi il vetro della porta d’ingresso, riuscendo ad entrare direttamente nell’aula, dove il più grande degli ungulati  ha letteralmente interrotto la lezione di una classe composta da quindici alunni. Nel panico generale, con i piccoli che saltavano sui banchi e urlavano, è intervenuta la maestra che frapponendosi tra i bimbi e l’animale, è riuscita a proteggere i suoi studenti, ferendosi però leggermente a un fianco dopo avere urtato un armadio.

Ad accorrere in soccorso della maestra e dei piccoli ci ha pensato il cuoco della scuola, che richiamato dal frastuono causato dall’animale, è corso in aula aiutando l’insegnante ad evacuare la classe. I piccoli sono stati fatti uscire e messi in sicurezza e, poco dopo, anche il cinghiale – che visibilmente spaventato continuava a girare travolgendo banchi e sedie – è stato allontanato attraverso una porta di sicurezza, grazie alla quale è riuscito a ricongiungersi al resto della sua famiglia, due cuccioli compresi.

Nonostante l’evacuazione precipitosa, fortunatamente nessuno dei bimbi è rimasto ferito. Sul posto sono intervenuti I Carabinieri Forestali, i Vigili del Fuoco e il sindaco Salvatore Lagatta, poco dopo sono arrivati i genitori, accorsi per riportare a casa i piccoli dopo averli tranquillizzati. La scuola si trova a diretto contatto con un bosco a ridosso della montagna, in una zona periferica del paese nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, zona assai popolata dagli ungulati.

L‘emergenza cinghiali è ormai un problema di tenore nazionale: gli avvistamenti e gli incontri con questi animali si sono moltiplicati negli anni (ben nota è la situazione nella Capitale); in Abruzzo, da luglio, sono state prese delle misure specifiche e concrete per contrastare l’emergenza cinghiali, la cui presenza massiccia continua a provocare gravi danni alle colture e seri pericoli agli automobilisti: la Giunta regionale ha approvato il nuovo disciplinare per la caccia di selezione al cinghiale “fondamentale strumento per il contenimento della popolazione di cinghiale e per limitare le problematiche sul territorio regionale” – si legge nel comunicato diffuso dalla regione – che introduce le novità della caccia fino alle ventiquattr’ore con l’ausilio di luci artificiali e visori a infrarossi e termici e la possibilità di utilizzo dell’arco al posto dell’arma da fuoco.

Chiara Capuani

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