Il comitato di esperti guidato da Vittorio Colao ha consegnato alla presidenza del Consiglio il rapporto finale sul lavoro effettuato finora per fronteggiare la crisi a seguito dell’epidemia da Coronavirus.

In questa seconda fase al Comitato è stato chiesto di suggerire visione, strategia e iniziative atte a facilitare e rafforzare la fase di rilancio post Covid-19. Il precedente rapporto si era invece concentrato sulla metodologia da seguire e le condizioni da realizzare per le riaperture produttive avvenute nel mese di maggio.

Il rapporto – che verrà illustrato nei prossimi giorni – propone obiettivi generali e sei ambiti fondamentali per il rilancio (Imprese e Lavoro; Infrastrutture e Ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie) e articola iniziative per ciascuno di questi. Il Comitato – che ha operato su base volontaria e senza costo alcuno per la collettività – ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l’opportunità offerta di mettere a disposizione delle istituzioni della Repubblica le proprie competenze. Un particolare ringraziamento va ai funzionari delle Istituzioni che nelle otto settimane di lavoro hanno contribuito, agevolato e supportato sul piano tecnico le attività del Comitato.

La presentazione del dossier Colao ha spinto immediatamente l’opposizione a chiedere al Governo trasparenza sui documenti. Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, ha chiesto al presidente del Consiglio Conte di “rendere noto subito il testo integrale del piano Colao, consentendo a tutti gli italiani un accesso diretto e completo alle proposte della squadra di esperti insediata per disegnare le riforme indispensabili all’Italia. Anche l’opposizione ha diritto di conoscerne il contenuto senza ulteriori attese: se davvero si punta a coinvolgere tutte le forze del Paese nella fase della ricostruzione e del cambiamento, il lavoro del gruppo Colao non può essere usato come “proprietà del governo” né essere centellinato attraverso le indiscrezioni giornalistiche”.

 

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