La tragedia del cantautore nove anni fa
Come è morto Mango, malore durante concerto e scuse al pubblico: alla moglie Laura Valente disse “cosa c’è di più bello di finire così”
Quella di Angelina Mango è stata una esibizione da brividi. Salire sul palco dell’Ariston e cantare nella serata dedicata a cover e duetti “La rondine” del papà Pino Mango è stata una prova di coraggio e determinazione di una giovane artista, 22 anni, che occupa i primi posti nelle classifiche del Festival e ha già conquistato il pubblico dell’Ariston che ha fischiato quando a fine serata Angelina è arrivata secondo e Geolier primo. Una vera e propria ovazione riservata all figlia di Pino Mango definito da Amadeus “una delle più belle voci della musica italiana”, tragicamente scomparso durante un concerto nove anni fa.
La tragedia durante il concerto: “Scusatemi”
Era la sera del 7 dicembre 2014 è Mango era ospita della manifestazione di beneficenza “World of Colours” in programma a Policoro (Matera). Un evento in favore dei bambini della Guinea Bissau con Mango che sale sul palco a mezzanotte, esibendosi per l’occasione davanti a quattromila persone. Poi un malore all’improvviso mentre seduto alla tastiera suonava e cantava “Oro”, uno dei suoi più grandi successi. “Scusatemi” le sue parole al pubblico che capì la gravità della situazione e si sciolse in un lungo applauso. Portato nel retropalco, le condizioni appaiono subito gravi e, malgrado i soccorsi immediati, muore prima di raggiungere l’ospedale per un attacco cardiaco fulminante. Aveva 60 anni. A sua moglie Laura Valente (anche lei cantante) aveva confidato, così come riportato in una intervista al Settimanale Oggi nel 2017: “Cosa c’è di più bello che morire mentre fai musica davanti alla gente, e cioè mentre fai la cosa che ami di più?». Mango morì in seguito ad un attacco cardiaco fulminante.
Il dolore e la morte del fratello pochi giorni dopo
Durante la veglia funebre del 9 dicembre, un’altra tragedia colpì la famiglia Mango. Ifratello maggiore Giovanni si sentì male durante la veglia funebre, probabilmente anch’egli per un infarto o per un episodio cardiaco da stress; l’uomo, 75enne, morì poco dopo l’arrivo in ospedale. Gli altri fratelli, Armando e Michele, giunti in ospedale per visitare Giovanni, accusarono anche loro un malore per il troppo dolore, e vennero assistiti dai medici ma subito dimessi. Il funerale di Mango fu celebrato nella cattedrale della sua Lagonegro tra migliaia di fan addolorati per la morte del cantante. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno si tennero anche i funerali del fratello Giovanni, nella chiesa di San Giuseppe.
Angelina Mango canta “La rondine”: sui social ha già vinto il Festival
Migliaia i post sui social che incoronano la giovane artista che già nella terza serata del Festival era in testa alla classifica. “Con questa performance adesso davvero può vincere Sanremo” il coro, quasi unanime, che invade X, Facebook e Instagram. Apparsa tesa e allo stesso tempo emozionata quando è stata annunciata sul palco dell’Ariston, Angelina si è sciolta nota dopo nota e ha interpretato magnificamente una delle canzoni più belle di papà Pino. Alla fine, dopo l’ovazione ha voluto ringraziare l’orchestra, il maestro e il fratello maggiore Filippo.
La storia di Angelina raccontata a Lorella Cuccarini
La dolorosa separazione dal padre e i ricordi d’infanzia, Angelina Mango li aveva raccontati nel corso della trasmissione Amici di Maria De Filippi a cui aveva partecipato a fine 2023 (classificandosi al secondo posto e vincendo nella categoria canto). Alla sua coach, Lorella Cuccarini (co-conduttrice proprio della serata cover a Sandremo), aveva parlato della prematura scomparsa del papà.
“A settembre del 2014 ho iniziato il liceo scientifico e a dicembre è morto mio padre. Aveva 60 anni. È stato pesante. In quel momento, nella mia mente si è scatenato l’inferno perché poi era tutto sotto le telecamere. Lui – spiega – era gentile e anche io cerco sempre di esserlo. Noi avevamo un bellissimo rapporto e nonostante fosse molto impegnato, stava spesso fuori casa per lavoro, quando era a casa il tempo lo dedicava completamente a noi, a me, mio fratello Filippo e a nostra madre… e questa cosa è stata fondamentale”.
“Negli ultimi anni ne ho visti tanti video di mio padre e cerco di guardarli con il sorriso, soprattutto quelli in cui mio padre canta. Io lo guardo come un artista qualsiasi e cerco di prendere spunto dal suo modo di fare musica. Vedo questo tipo di video in modo distaccato rispetto a quello in cui posso ricordare la figura di mio padre attraverso i miei ricordi personali, sono due cose diverse. Mio padre per amore ha fatto le scelte più importanti della sua vita; si è dedicato totalmente alla famiglia, ovviamente, e alla musica. Lui da bambino si è reso conto che aveva questa predisposizione e ha portato rispetto nei confronti di questo dono che gli era stato dato, coltivandolo con lo studio. Ed è un po’ quello che sto cercando di fare anche io. Questo suo mettere la musica davanti a tutto probabilmente è l’insegnamento che più mi serve nella mia vita, visto che voglio fare questo lavoro”.
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