Si chiama accountability
Come funziona la privacy del premier: tutto quello che non torna del viaggio di Meloni in Albania

Nel “Si&No” del Riformista spazio al viaggio della premier in Albania: giusta la ‘fuga’ di Giorgia Meloni? Favorevole il direttore responsabile del Riformista Andrea Ruggieri secondo cui “la presidente del Consiglio ha fatto bene a far visita a Rama e ad affrontare temi d’interesse nazionale“. Contraria la giornalista Claudia Fusani che sottolinea nel suo articolo “tutto quello che non torna del viaggio di Meloni in Albania“.
Qui il commento di Claudia Fusani:
Il premier ha diritto alla privacy. Ci mancherebbe. Ma non se soggiorna nella residenza di un presidente straniero, se si rincorrono versioni discordanti su tempi e modi del viaggio, se le uniche fonti sono la tv di un gruppo privato e i post del premier (l’altro). Non è prevista alcuna privacy se vengono discussi dossier chiave come l’ingresso in Europa di altri paesi balcanici e la realizzazione di infrastrutture strategiche. Perché un conto è la privacy di chi va in vacanza, altro è coprire di mistero il viaggio, seppur breve, del presidente del consiglio in carica in un paese straniero dove ha incontri ad alto livello. Si chiama accountability, ovverosia l’obbligo di rendere tracciabile quello che si fa se sei premier o ministro. Solo che qui di tracciabile c’è stato molto poco. Anzi, nulla.
Gli italiani lasciano il loro premier nella lussuosa masseria di Ceglie Messiapica in Puglia il 14 agosto (piuttosto, chi paga il conto?). Quella mattina la premier concede interviste in cui denuncia “l’assedio” cui si sente sottoposta, lei che vorrebbe tanto riposarsi. Racconta di un drone che ha violato il cielo sopra la masseria. Comunque, detto fatto: dopo qualche ora trapela che Meloni ha fatto le valigie e preso figlia, tata, compagno (giornalista), sorella e cognato (ministro) e s’ è imbarcata verso l’Albania. “Traghetto di linea” dicono fonti di Palazzo Chigi. No, secondo altre fonti locali: è a bordo del natante privato di un imprenditore amico di Polignano, Pippo L’Abbate. Comunque sia, non esistono immagini. E pare un po’ difficile che cotanto corteo possa aver viaggiato in totale segreto la vigilia di Ferragosto da Brindisi a Valona. In compenso gira un video albanese in cui si parla di “mezzo privato”.
Top secret il luogo del soggiorno oltre Adriatico. Pare sia la tenuta privata del premier albanese Edi Rama. La località sarebbe Dhermi, 40 chilometri a sud di Valona. Seguono due giorni di totale black out. La premier sembra ingoiata dalla sicurezza albanese. Finché non spunta un altro video, questa volta di sei minuti, mandato in onda in esclusiva dalla tv privata Tv Klan, di proprietà delle famiglie Frangaj e Gina, nel quale si vedono una ventina di persone a bordo di un motoscafo. Tra queste, seduta, c’è Meloni. È l’unica immagine pubblica oltre a quella pubblicata sull’account Facebook di Rami: “Grazie Giorgia, è stato un onore” e poi “Fratello d’Italia” e “Sorella d’Albania” #Valona.
Piccola nota di opportunità, che a volta vale tanto quanto l’accountability: prima della “vacanza” albanese, Rama aveva pubblicato alcuni post che mettevano accanto le immagini del 1990 quando le navi in Puglia arrivavano cariche di uomini e donne in fuga del comunismo in crollo di Enver Hoxha e quelle di oggi in cui il turismo italiano segna il +7% di presenza italiane sulle coste albanesi. “Come cambia la storia” il commento di Rama. Ecco, forse nel momento in cui la stagione estiva segna -30% di presenze nazionali per il caro prezzi, la leader sovranista poteva evitare la lasciare la Puglia per l’Albania.
Mistero anche sul viaggio di ritorno. Traghetto o motoscafo privato? Nulla si sa nemmeno della presenza a Dhermi dell’ex leader labour britannico Tony Blair nelle stesse ore del gruppo Meloni: si sono visti o no? Blair, teorico della terza via tra socialdemocrazia e liberismo, è consulente del governo albanese. Piccola ulteriore digressione: Rama è socialista, Blair è la terza via a sinistra. Di cosa hanno eventualmente parlato i due con Meloni? Di sicuro – lo dice Rama in varie interviste – i due leader hanno discusso di Europa, di acquedotti, di reti ferroviarie, dell’elettrodotto che collegherebbe Italia e Albania. Meloni leader dell’opposizione avrebbe obiettato che sono questioni di così grande interesse nazionale da non essere trattate in privato e in vacanza. Sempre Rama ha raccontato che “Giorgia è stato un gigante”. E sapete perché? Perché ha ordinato all’ambasciata di pagare il conto al ristorante che un gruppo di furbastri italiani si era “dimenticato” di pagare. La notizia pare abbia tenuto banco sui social albanesi. Con tanto di sdegno pubblico. Speriamo che l’ambasciata provveda a rintracciare i “portoghesi” perché ci manca solo un italiano lasci il chiodo al ristorante all’estero ché tanto poi passa l’ambasciatore.
© Riproduzione riservata