Aveva organizzato anche il passaggio di consegne
Com’è morto David Sassoli, la polmonite e le voci sul Covid: “Ha combattuto e lavorato fino all’ultimo istante”
“David Sassoli ha combattuto e lavorato fino all’ultimo possibile istante, informandosi, partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili nonostante lo stato di salute sempre più precario, dopo la temporanea ripresa di qualche tempo fa”. Così un affettuoso messaggio comparso sulla sua pagina Facebook ha dato il triste annuncio della morte di David Sassoli. Il Presidente del parlamento Europeo si è spento a 65 anni circondato dall’affetto della moglie Alessandra Vittorini e dei figli, Gliulio e Livia.
Lo scorso settembre era stato colpito da una grave polmonite da Legionella e ricoverato in ospedale a Strasburgo. “Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, nella serata di mercoledì 15 settembre è stato ricoverato all’Hôpital Civil di Strasburgo – recitava una nota del suo portavoce – Dopo i necessari accertamenti è stata diagnosticata una polmonite, immediatamente trattata con le terapie del caso. Le sue condizioni sono buone”. Il portavoce chiarì anche che non si trattava di Covid. Ma a nulla servì perché si diffusero numerose voci su quella malattia.
Poco prima di Natale era stato “costretto” a girare un video nel quale, oltre a ricordate quanto fatto per il Parlamento europeo, Sassoli aveva smentito qualunque legame tra la sua malattia e il Covid o, peggio, i vaccini contro il coronavirus. “Anche quando, recentemente, di fronte ai suoi gravi problemi di salute, si erano diffuse in rete deliranti malevolenze su Covid e affini, persino in quel momento la scelta di non replicare, di non inasprire i toni, gli era sembrata l’unica possibile”, si legge nel saluto su Facebook.
Sembrava essersi ripreso ma forse gli strascichi di quella infezione si erano protratti a lungo. I medici gli avevano chiesto di rallentare per salvaguardare la salute. Lui aveva annunciato la decisione di non cercare la riconferma al vertice dell’Europarlamento, pur sapendo bene che avrebbe potuto concorrere di nuovo con ottime probabilità di successo.
Poi non si era più saputo nulla della sua salute finchè il 10 gennaio una nota annunciava che David Sassoli era ricoverato dal 26 dicembre scorso a causa di una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario. A renderlo noto è Roberto Cuillo, portavoce del presidente del Parlamento europeo secondo cui “Sassoli dal 26 dicembre è ricoverato in una struttura ospedaliera in Italia”.
“Tale ricovero si è reso necessario per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. Per questo – aggiunge Cuillo – ogni attività ufficiale del presidente del Parlamento europeo è cancellata”. Si è spento così per quella malattia che del sistema immunitario che non gli ha lasciato scampo. Ha lavorato fino all’ultimo istante possibile.
Ha insistito perché il Parlamento Europeo continuasse nel suo lavoro anche con le difficoltà dei voti a distanza perché, diceva, è l’assemblea eletta dalla base dei cittadini europei e deve essere sempre aperta. Nonostante la fatica, è riuscito a organizzare il passaggio di consegne: “L’ultima sua preoccupazione era stata, qualche giorno fa, che tutto funzionasse bene nel passaggio istituzionale tra un presidente e l’altro alla prossima plenaria, a Strasburgo”, ha detto a SkyTg24 Roberto Cuillo, il portavoce.
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