Tutela dei minori
Come si attiva il parental control degli operatori telefonici: Iliad, Tim, Vodafone e WindTre
Il cosiddetto parental control di Stato è legato a doppio filo agli operatori telefonici: va attivato attraverso di loro e a loro spetta il blocco dei siti vietati e indesiderati.

Smartphone e tablet a prova di adolescenti. Il “parental control”, lo strumento con cui, tra le altre cose, viene bloccato l’accesso dei figli minori ai siti web con contenuti online ritenuti pericolosi a cui potrebbero essere esposti, viene attivato al momento dell’acquisto della sim, in modo automatico, sui cellulari intestati ai minori.
Parental control si attiva sulle SIM ma anche sulla connessione di casa
Tendenzialmente si attiva sulle SIM degli smartphone affidati ai minorenni, ma nulla impedisce di averlo anche sulla connessione di casa, che sempre dai vari operatori viene fornita: in questo caso, ovviamente, le restrizioni si applicano a tutte le persone e a tutti i dispositivi connessi in wifi a quella rete. Per capirsi: se si naviga con il PC o con il Mac attraverso una connessione domestica su cui sono attive queste restrizioni, i siti vietati non potranno essere raggiunti. Anche se a navigare è un adulto.
Come si attiva il parental control sulle SIM Tim
La soluzione più immediata è sottoscrivere l’offerta Junior dedicata ai minori che include il servizio Navigazione Sicura App (realizzato in collaborazione con F-Secure). Una volta sottoscritta l’offerta Junior, viene inviato un primo sms per informare che il servizio Navigazione Sicura App è stato attivato correttamente.
Un successivo sms include un link per il download dell’app Navigazione Sicura e le credenziali di accesso al servizio (numero di telefono con cui è stato acquistato il servizio, compreso il prefisso internazionale, e password) che serviranno anche per l’accesso via Web da PC o da mobile. Soltanto dopo aver scaricato l’app, il genitore potrà procedere con la configurazione del servizio sul dispositivo mobile o utilizzare la licenza su altri dispositivi mobili o fissi, come PC o Mac.
Come si attiva il parental control sulle SIM Iliad
Per Iliad si accede all’Area Personale del sito (qui), si fa login con le proprie credenziali e in cima si vedrà un banner che segnala che l’azienda “mette a disposizione di tutti i suoi utenti gratuitamente McAfee Safe Family”, un’app che si può installare sullo smartphone per attivare le funzionalità di parental control.
Dopo avere cliccato su Richiedilo si conferma l’attivazione del servizio, che è gratuito (solitamente ha un costo mensile di 6,99 euro) e dopo pochi minuti si può cliccare sulla sinistra, sulla voce Le mie opzioni, scorrere sino in fondo, cliccare su McAfee Safe Family e trovarsi di fronte al link per scaricare l’app e anche il codice promozionale da inserire per l’attivazione.
Su Android l’app si chiama solo Safe Family e va installata prima sullo smartphone del genitore, che dovrà creare un account per poi definire le regole di navigazione. Successivamente la si può scaricare e installare sui dispositivi che si intende monitorare.
Come si attiva il parental control sulle SIM Vodafone
Sulle offerte dedicate ai minori già attive “il filtro è pre-attivato ed è disattivabile solo dal genitore/tutore” e che “a partire dal 20 novembre Vodafone mette a disposizione di tutti i minori la nuova offerta dedicata Red Max under 18, sottoscrivibile come nuova attivazione da tutti i giovani fino a 18 anni non compiuti”, con preattivata la funzionalità parental control.
L’offerta Red Max under 18 è attivabile dal minore solamente in negozio alla presenza del genitore o tutore, che è l’unico a poter modificare la configurazione del blocco e a poterlo disattivare tramite Pin; il minore non può disattivare il filtro.
Come si attiva il parental control sulle SIM WindTre
Con WindTre si deve agire per disattivare più che per attivare: dall’azienda spiegno che “sulle SIM intestate a minori o con offerte loro dedicate abbiamo attivato automaticamente e gratuitamente (come previsto dalla legge, ndr) il Servizio Protezione Minori per il blocco all’accesso online a contenuti vietati o non idonei alla loro età”. A partire dal 13 novembre, inoltre, tutte le nuove attivazioni di utenze mobili intestate a minori, direttamente o indirettamente, prevedono l’attivazione gratuita e automatica dello stesso servizio.
WindTre ha fra l’altro previsto che le categorie non possano essere disabilitate, neanche singolarmente, fino alla maggiore età: al raggiungimento dei 18 anni, il genitore intestatario della SIM può chiedere lo sblocco chiamando il 159.
Quali saranno i contenuti vietati bloccati dal nuovo “filtro”?
L’elenco delle categorie interessate al blocco è molto ampio: si va dai siti con materiale “per adulti” (pornografia, accessori sessuali, attività orientate al sesso, ecc.) a quelli che incentivano giochi d’azzardo e scommesse, vendita di armi, violenza (siti di istigazione al suicidio, autolesionismo, ecc.), odio e discriminazione, passando per quelli che promuovono pratiche che possono danneggiare la salute fisica e mentale (siti che supportano bulimia, anoressia, uso di sostanze stupefacenti, alcol, tabacco, sette, ecc.), infine siti per anonimizzare la navigazione in Rete.
Più nello specifico, dice il responsabile Agcom, “per la classificazione dinamica dei siti web, nelle diverse categorie, gli operatori si affidano a soluzioni messe a disposizione da primari partner tecnologici che operano nel settore della protezione della navigazione web e della sicurezza informatica. Per individuarli si sfruttano gli algoritmi di società specializzate. Nel caso delle piattaforme, che possono contenere oltre ai servizi e contenuti ammessi anche, in quota parte, contenuti vietati, resta valido il sistema di verifica dei contenuti, di Parental control e verifica dell’età delle piattaforme stesse”.
© Riproduzione riservata