Scuole chiuse in zona rossa e, con determinati parametri, in zona arancione, 200 milioni per i congedi parentali e possibili ristori alle categorie colpite dalle chiusure. E’ quanto annunciano il ministro della Salute Roberto Speranza e la ministra per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo la firma del nuovo Dpcm, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, da parte del premier Mario Draghi. Dpcm annunciato con quattro giorni d’anticipo rispetto alla sua entrata in vigore perché il neo governo – così come ribadito dalla Gelmini – vuole anticipare le nuove misure ai cittadini e non ridursi all’ultimo minuto.

SCUOLA – “In area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad, così come nei territori dove il tasso di incidenza” del virus “è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti, nei 7 giorni” spiega Speranza che ribadisce il principio guida, ovvero “quello della tutela della salute come questione fondamentale, siamo convinti che per far ripartire il Paese occorre prima vincere la battaglia sanitaria”. La decisione sulle scuole è arrivata dopo un lungo confronto tra il Governo, le Regioni e il Comitato Tecnico Scientifico ed è stata dettata dal pericolo delle varianti, soprattutto quella inglese che ha “una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani” sottolinea il ministro. “Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali” aggiunge.

Nelle zone arancioni e gialle, i Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

200 MLN DI CONGEDI –  “Poniamo grande attenzione anche alle famiglie. Posso annunciare che stanzieremo più di 200 milioni di euro per i congedi parentali” ha annunciato la ministra Gelmini.

RISTORI – Sulla necessità di dare ristori alle categorie colpite dalle chiusure “se la curva continuerà a salire ci aspettiamo – osserva Speranza – che le ordinanze portino ancora il Paese in una maggiore presenza dei colori rosso e arancione e siamo consapevoli di dover dare risposte a queste persone. Il governo vuole essere vicino ai soggetti che si trovano a pagare un prezzo più alto, è fondamentale dare risposte e lo faremo in tempi brevi, ma la salute è al primo posto”.

TAVOLO SUI PARAMENTRI – È istituito un tavolo di confronto presso il ministero della Salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle Regioni e delle Province autonome, del ministro per gli Affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti”

DAL 27 MARZO TEATRI E CINEMA APERTI CON CAPIENZA AL 25% – Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

IN ZONA BIANCA NO DISCOTECHE –  Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).

SPOSTAMENTI – Fino al 27 marzo c’è il divieto, già in vigore, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.

VISITE AD AMICI E PARENTI – In zona rossa non si può andare a trovare a casa amici e parenti nemmeno una sola volta al giorno, come era invece a Natale.

SECONDE CASE – Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in una regione gialla o arancione e soltanto se per farlo non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa. Chi vive in zona arancione scuro non può uscire dal Comune di residenza anche per andare in una seconda casa. Vietato, in ogni caso, invitare amici o parenti che non facciano parte del proprio nucleo familiare. In caso di case condivise o in multiproprietà potrà andare solo una famiglia alla volta. Bisogna inoltre dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021.

ATTIVITA’ COMMERCIALI – In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.

STOP PARRUCHCIERI – Solo nelle zone rosse saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

SPOSTAMENTI INTERNAZIONALI – Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “Covid tested”. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

COPRIFUOCO – Il divieto di uscire di casa resta dalle 22 e fino alle 5 del mattino. In zona bianca la Sardegna ha fissato il divieto di uscire dalle 23,30 alle 5.

Redazione

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