Dopo l’annullamento del suo concerto, previsto il 17 settembre a Ostia per la rassegna Villaggio dello Sport-X Village, Niko Pandetta annuncia azioni legali. Il trapper neomelodico, finito agli onori della cronaca per aver dedicato una canzone allo zio allo zio Salvatore Cappello, boss catanese al 41 bis dal 1993, non usa mezzi termini e dal suo profilo Instagram attacca: “Ragazzi volevo dire a tutti coloro che mi stanno mettendo il bastone tra le ruote – dice Pandetta in un video pubblicato nelle sue storie sul social – che ho chiamato già il mio avvocato e mo’ se la sbriga lui perché avete rotto le scatole. Perché io voglio cantare“.

Azioni legali

Niko Pandetta annuncia azioni querele contro il X Municipio che ha annullato la sua esibizione prevista per il 17 settembre. Ma la presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo continua per la sua strada, dopo aver dato disposizione agli uffici di predisporre tutti gli atti necessari per l’annullamento del concerto, ritenendo che l’esibizione di Pandetta non fosse opportuna, né in linea con l’offerta culturale del X Municipio.

Ma il trapper vuole salire comunque sul palco. E lo farà nonostante la bufera che lo travolge. Sui suoi canali social, Pandetta sostiene di non aver ricevuto alcun avviso dalla presidente Di Pillo. “Al momento non è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale dagli organi preposti. Io, il mio staff ed il mio legale non siamo a conoscenza dei motivi dell’annullamento, restando in attesa di un provvedimento che dia congrue motivazioni ed alle quali saremo pronti a rispondere nelle sedi opportune“, ha scritto il trapper, ribadendo di essersi riscattato in passato dai problemi che ha avuto con la legge. E poi annuncia che il 17 settembre sarà comunque a Ostia, come “ospite o spettatore“, in segno di rispetto e ringraziamento per gli organizzatori del festival che l’hanno invitato.

“Dovrei essere preso d’esempio”

Pandetta da tempo rivendica di essere cambiato e di aver saldato tutti i guai con la legge. Sui suoi canali social, il trapper ha risposto direttamente a chi ha deciso di annullare la data del suo concerto: “Dovrei essere preso d’esempio come rivalsa ma i giornali e molti altri organi preposti, in svariate regioni d’Italia provano ad intralciare il mio lavoro, i miei live show. Ho ribadito molte volte che grazie alla musica sono una persona nuova e diversa dal passato. Continuano ad additarmi determinate accuse alle quale ho dato ampie risposte e spiegazioni nel corso degli anni. Il brano che mi si contestualizza (‘Dedicata a te’, ndr) è stato rimosso dalle scalette dei miei Live Show ben 5 anni fa. Quindi trovo queste accuse infondate. Ribadisco che potrei essere d’esempio per molti giovani che hanno vissuto o vivono la realtà che ho vissuto anche io. Ringrazio Dio per avermi dato una seconda possibilità. Credendo in me stesso coltivando le mie doti e passioni”, ha scritto qualche giorno fa il trapper sui social.

Andrea Lagatta