Da anni ha preso le distanze dal mondo della mafia
Niko Pandetta al festival grillino, bufera sul cantante nipote del boss: “Dovrei essere d’esempio”
Non mancano le polemiche sulla manifestazione X Village, voluta dal presidente del municipio Giuliana Di Pillo, Paolo Ferrara e Alessandro Ieva, fedelissimi della sindaca Virginia Raggi. Dopo il caso dei fuochi d’artificio rimandati e poi annullati, dopo la cena elettorale senza green pass della sindaca si torna a parlare di mafia. Il 17 settembre sul palco salirà Vincenzo ‘Niko’ Pandetta, cantante rap-neomelodico nipote di Salvatore Cappello, detenuto da 20 anni al 41 bis.
Il cantante ha preso le distanze dal mondo della mafia, pur non rinnegando l’affetto per quello zio a cui ha dedicato una canzone, dal titolo “Dedicata a te”, hit da olire 3 milioni di click su Youtube che, tra i versi, recitava: “Zio Turi sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis”.
A Ostia sono in mostra i manifesti e cartelloni pubblicitari che annunciano il concerto. Difficile pensare che il decimo municipio non sappia che il nome di Niko Pandetta rimandi alla storia di criminalità di Salvatore Cappello, e quindi l’effetto che farà la sua presenza in una città che soffre per la presenza di clan mafiosi e connivenze fra imprenditori e criminalità organizzata, e ancora oggi, per tanta usura e riciclaggio nelle attività commerciali. Pandetta ha scritto un post sulla sua pagina Facebook esprimendo la delusione per ritrovarsi l’ennesima volta accostato al quel mondo da tempo rinnegato.
“Dovrei essere preso d’esempio come rivalsa ma i giornali e molti altri organi preposti, in svariate regioni d’Italia provano ad intralciare il mio lavoro, i miei live show. Ho ribadito molte volte – scrive Pandetta – che grazie alla musica sono una persona nuova e diversa dal passato. Continuano ad additarmi determinate accuse alle quale ho dato ampie risposte e spiegazioni nel corso degli anni. Il brano che mi si contestualizza (contesta ndr) è stato rimosso dalle scalette dei miei Live Show ben 5 Anni fa. Quindi trovo queste accuse infondate. Ribadisco che potrei essere d’esempio per molti giovani che hanno vissuto o vivono la realtà che ho vissuto anche io. Ringrazio Dio per avermi dato una seconda possibilità. Credendo in me stesso coltivando le mie doti e passioni”.
A maggio, il giorno dopo che la Commissione Antimafia presentava una proposta di legge sull’apologia di mafia anche da parte dei cantanti, Pandetta ha assicurato a proposito della canzone dedicata allo zio, che “con certe stupidaggini ho chiuso: vorrò sempre bene a mio zio perché mi ha aiutato quando ne avevo bisogno, ma non scrivo più canzoni del genere. E penso che falcone e Borsellino siano due persone perbene”. Ma a Ostia il caso oramai è scoppiato. Mario Falconi candidato Pd alla presidenza del municipio, ha chiesto l’annullamento del concerto: “Pandetta è un personaggio discutibile e non per i reati commessi (tutti hanno diritto ad un riscatto ci mancherebbe) e nemmeno per essere nipote di un boss. Quanto, in proposito, per avergli dedicato un brano. È un biglietto da visita ed una presenza sul nostro territorio che lascia sconcertati. Se Pandetta si dissocia dalla criminalità organizzata allora il concerto si può fare”.
Anche Alessandro Ieva è intervenuto da assessore nel decimo municipio e candidato del Movimento per il bis a Ostia: “Quando si parla di legalità, e di contrasto alla criminalità organizzata, non accettiamo compromessi o tentennamenti. La nostra amministrazione ha governato per tre anni e mezzo un Municipio precedentemente commissariato per mafia, e si appresta a farlo con rigore e trasparenza anche per i prossimi cinque anni”.
Pandetta ci metterà molto a scrollarsi di dosso il fardello del nome di Salvatore Cappello. Mammasantissima di Catania al 41 bis dal 1993, ergastolano, capo dell’omonima cosca con numerosi interessi criminali, protagonista della guerra di mafia che ha insanguinato Catania negli anni 80 e 90 con i clan Laudani e Santapaola. Intanto, come provò a fare a febbraio dell’anno scorso quando disse: “Per riscattarmi e fare qualcosa di buono anche per gli altri questa sera avremmo raccolto dei soldi per il mio fan Fausto Azzaro che vive a Vigevano e ha bisogno di una sedia a rotelle per giocare a hockey”, sta già organizzando il prossimo concerto di beneficenza per aiutare alle spese sanitarie di Michela, 28 anni, colpita da un aneurisma nel 2019. Tutto il ricavato del biglietto (15 euro), si legge sulla sua pagina Facebook, andrà in beneficienza.
Intanto, secondo quanto riportato dall’AdnKronos che ha citato fonti della Prefettura, sono in corso accertamenti e approfondimenti in merito all’esibizione del cantante rap-neomelodico. L’orientamento sarebbe quello di non permettere la partecipazione a eventi musicali ad artisti che si esprimono contro la legalità e a favore di fenomeni criminali.
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