È atteso alle 15.45 il Consiglio dei Ministri a Cutro. Un Cdm simbolico, per dimostrare l’attenzione del Governo alle vittime e ai superstiti del naufragio e nel corso del quale dovrebbero essere discusse nuove norme per evitare stragi e accogliere chi scappa da una vita infernale. Ma la pezza è peggio del buco. La Meloni è andata a Cutro solo oggi, a oltre 10 giorni dal naufragio. Non è ancora iniziato il Cdm ma ci sono già le prime questioni sollevate da Renzi, Calenda e altri esponenti politici su una gestione decisamente opaca dei fatti avvenuti la notte tra il 25 il 26 febbraio nelle acque antistanti la spiaggia dello Steccato.

Tra le voci che attaccano il Governo, c’è il sindaco di Crotone Vincenzo Voce che non ha ricevuto l’invito a partecipare al Cdm. “Nelle ore in cui si svolgerà il Consiglio dei ministri andrò a omaggiare la tomba di un ragazzo che avrebbe compiuto domenica 24 anni e che riposerà per sempre nel cimitero di Crotone” ha detto il primo cittadino. Alla seduta, che si terrà nella sala del Consiglio comunale di Cutro, sono stati invitati il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, il presidente della Provincia Sergio Ferrari, e il sindaco di Cutro Antonio Ceraso. “Il fatto di non essere stato invitato al Consiglio dei Ministri – ha aggiunto Voce – non mi ha sorpreso” lasciando intendere che la lettera con la quale nei giorni scorsi sollecitava la Meloni a venire in Calabria possa avere provocato il mancato invito.

Riguardo all’omaggio alla tomba del ragazzo afgano morto nel naufragio il sindaco di Crotone ha poi detto che si tratta di “un gesto che sento doveroso e che questo ragazzo avrebbe meritato anche da altri. Forse Crotone non è nella agenda politica del Governo – ha sostenuto ancora Voce – ma sicuramente i crotonesi sono entrati nel cuore di tanti connazionali e anche fuori dall’Italia che ne hanno conosciuto la generosità, il senso di accoglienza, l’umanità”.

Nel frattempo, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha riacceso i riflettori su quella che è la questione centrale di questa storia tragica: perché la Guardia Costiera non era in mare a soccorrere i migranti? “La domanda che rimane da fare è: se la Guardia di Finanza non ha potuto fare la prevista operazione di polizia perché il mare era pericoloso per le imbarcazioni della finanza, come mai non è uscita la Guardia Costiera che ha una solida tradizione di salvataggi?” ha scritto sulla sua E-News Matteo Renzi.

Duro l’attacco del leader del Terzo Polo Carlo Calenda: “Secondo me Piantedosi ha sbagliato veramente tutto in questa vicenda” ha detto alle telecamere di Agorà RaiTre.  Alla successiva domanda se il responsabile del Viminale si debba dimettere o meno Calenda ha aggiunto: “Ma perché non è il suo lavoro. Piantedosi ha detto: io sono fiero di essere un questurino ed il questurino è un lavoro fondamentale per la sicurezza del Paese, ma non è un ministro. Quando succede un evento di questo tipo il ministro dice: sono io a volere un’inchiesta per capire cosa non ha funzionato” ha concluso. Tanti gli interrogativi ai quali il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quello delle Infrastrutture Matteo Salvini dovranno dare una risposta. Nel mentre, si attendono le decisioni e le posizioni del Governo Meloni.

 

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.