Matteo Salvini ospite a Domenica Live di Barbara d’Urso ha parlato ancora una volta di famiglia, come la intende lui e cioè quella composta da un padre e una madre, toccando anche il tema delle adozioni per le coppie omosessuali“. Comincia così il post, diventato virale nel giro di poche ore, di Luca Trapanese, 40enne “maschio, single e gay” che ha adottato la piccola Alba, rifiutata da sette famiglie, anni fa quando aveva appena 30 giorni.

Luca è il fondatore dell’associazione A ruota libera”, che si occupa di ragazzi Down, e “La casa di Matteo”, per bambini gravemente ammalati che si dedicano ad attività di volontariato da ormai molti anni. Inoltre a Marzano Appio, Caserta, Luca ha realizzato Il borgo sociale composto da tre residenze, fattoria, apicoltura e tante altre attività per i disabili e per il loro inserimento nella vita lavorativa in piena autonomia.

“Chi conosce la mia storia – spiega – sa che non ho mai giudicato la madre naturale di Alba per averla lasciata in ospedale rinunciando al proprio ruolo genitoriale, né ho mai speso una sola parola critica sulle decine di coppie eterosessuali e idonee all’adozione che non hanno neanche voluto conoscere Alba quando sono state convocate. Alba, meravigliosa bambina con la sindrome di Down l’ho adottata io: maschio, single e gay. Aveva 30 giorni quando è arrivata a casa. Il mio è stato un sì incondizionato. Sono stato felicissimo di stravolgere la mia vita per lei rinunciando alle mie vecchie abitudini e avendo davanti agli occhi un’unica grande luce: Alba e le sue priorità”.

“Sono forse un santo o un eroe? Niente affatto. Sono un genitore come lo sono tutti quei papà profondamente consapevoli del loro ruolo. Alba e io conduciamo una vita – consentitemi di definirla così, anche se è una parola che non amo per niente – estremamente tradizionale. Alba ha me, ha i suoi cugini, i suoi nonni, la sua preziosissima tata ed è circondata dall’amore di tutti. È proprio questo che rende la nostra vita tradizionale: l’amore e basta che fa di Alba una bambina felice e serena. Io sono il suo insostituibile punto di riferimento e lei è il mio” aggiunge.

“È mia figlia dal primo momento che l’ho presa fra le braccia. Siamo una famiglia. Sapete, ho dovuto sopportare parole davvero pesanti alle quali non ho mai risposto: “Te l’hanno data perché non l’ha voluta nessuno… L’avrebbero data a chiunque…”. No! Non ho avuto sconti dovuti alla disabilità di Alba o al fatto che nessuna famiglia eterosessuale l’aveva scelta – chiarisce -. Sono stato valutato dai servizi sociali e dal Tribunale dei Minori. Io sono il papà di Alba perché sono stato ritenuto idoneo ad esserlo”.

Poi l’invito al leader della Lega: “Vorrei dire a Matteo Salvini che alla base della famiglia non c’è il sesso delle due figure genitoriali, ma la qualità del rapporto, che significherà il miglior accudimento possibile ai figli. Caro Matteo, io e Alba saremmo felici di averti ospite a casa nostra, vorremo farti conoscere la nostra vita, ma soprattutto ci terrei a farti respirare l’atmosfera che la riempie. Sono sicuro che quando andrai via, chiudendoti la porta alle spalle, ti domanderai cosa manca alla famiglia di Luca e Alba e ti risponderai: niente”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.