La polemica
Coronavirus, Milano contro Napoli su farmaco sperimentale. Ascierto: “Il protocollo è nostro”
Parte la sperimentazione su 330 pazienti del farmaco anti-artrite tocilizumab per valutarne l’impatto sui pazienti colpiti da Coronavirus. A comunicarlo è stato Nicola Magrini, direttore Aifa, Agenzia italiana del farmaco, alla conferenza stampa alla Protezione civile. Ma è subito polemica.
Nella puntata di Carta Bianca di martedì sera Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ha mosso critiche verso Paolo Ascierto, direttore della Struttura Complessa Melanoma e Terapie Innovative dell’istituto dei tumori Pascale di Napoli, che sarebbe stato secondo molti il primo in Italia a sperimentare il tocilizumab su 11 pazienti ricoverati al Cotugno per via del Coronavirus.
“Non facciamoci sempre riconoscere – ha detto Galli – Queste sperimentazioni sono in atto da diverso tempo in Cina. Abbiamo fra i vari centri delle zone più colpite ormai qualche centinaio di pazienti trattati in questo modo. Non facciamo quelli che non danno a Cesare quello che è di Cesare e ai cinesi quello che è dei cinesi. Non è un anti-virale. E dobbiamo capire esattamente il momento in cui va utilizzato”. E poi ha aggiunto: “Non esageriamo a fare provincialismi di varia natura”. La replica di Ascierto: “Ci deve dare atto che il protocollo è un protocollo al quale ha lavorato all’Ospedale Tumori di Napoli”.
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