“I primi segnali in controtendenza dopo le settimane di crescita vertiginosa del contagio si vedono, ma sono ancora del tutto insufficienti. La pressione sui sevizi sanitari è fortissima. Rt sta calando ma dovrà ancora scendere strutturalmente sotto l’1. Sola allora vedremo risultati più significativi”.

La curva dei contagi si sta raffreddando ma guai ad abbassare la guardia. E’ in sintesi il monito del ministro della Salute Roberto Speranza intervenuto all’evento online Farmacistapiù. “Dovremo ancora resistere per una fase significativa. “Guai a interpretare questi primi segnali come ad un liberi tutti”, ha sottolineato Speranza.

Dello stesso avviso il direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli intervistato a Rtl 102.5 all’interno di ‘Non Stop News’. Guai a pensare alle festività natalizie come un ritorno alla normalità: “Ho giurato a me stesso che avrei parlato del Natale solo per fare gli auguri ai parenti, perché credo che sia compito di qualcun altro metterci la faccia da questo punto di vista. Una cosa è certa. Non possiamo aspettarci di far finta che non sia accaduto nulla: dobbiamo evitare di fare a Natale quello che abbiamo fatto a Ferragosto. Mi auguro che la lezione pesante estiva sia stata imparata”.

“Dalla fine del lockdown a oggi 12mila morti causati dal virus, gran parte di questi morti poteva essere evitata con comportamenti responsabili – ha spiegato Galli – ma anche con indicazioni responsabili da parte delle autorità. Non ci si possono palleggiare responsabilità. Non cerchiamo sconti. Il Natale responsabile è un natale che deve evitare di infettare i nostri nonni”.

LA POLEMICA SUL VACCINO – Poi, parlando del vaccino, ha aggiunto: ”Credo che potrò iniziare una sperimentazione molto presto su uno dei vaccini anti Covid presso il mio centro (Sacco). Credo che se scoprirò che il ruolo di principal investigator e di responsabile non è in conflitto con quello di volontario sarò tra i primi a fare questa vaccinazione. La posizione di Crisanti, che ha tutta la mia stima, è stata travisata. Era seccato di continuare a vedere annunci sui media sul vaccino e non dati concreti”. ”La nota di ottimismo che mi sento di dare arriva dal vaccino – ha concluso GALLI -. Siamo tutti un po’ indispettiti dalla politica degli annunci. Continuiamo a vedere una gara a chi ha il vaccino migliore. Se questa fosse una gara nei fatti e non solo negli annunci sarebbe una bellissima cosa”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.