Il vaccino sviluppato dall’azienda americana Moderna è efficace per gli over 65 e per le persone con altri fattori di rischio. Ad assicurarlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è Andrea Carfi, siciliano di 50 anni e responsabile della ricerca sui vaccini e le malattie infettive di Moderna. La società ha dichiarato che il farmaco ha un’efficacia del 95%. Carfi è chimico e biologo di formazione. Ha lavorato anche in Francia e in Gran Bretagna e per la Irbm/Mrck di Pomezia e alla Novartis. “Negli Stati Uniti non si pagherà niente”, rivela.

Gli studi, assicura, sono stati condotti “in completa sicurezza”, senza saltare “alcun passaggio. Gli investimenti finanziari da parte del governo americano ci hanno permesso di accelerare lo sviluppo del vaccino”. I test sono stati condotti su 30mila volontari organizzati per fasce, età ed etnie della società americana. Il 42% del campione composto da persone a rischio: il 25% da over 65 e il 17% da pazienti con malattie pregresse. “Quindicimila hanno ricevuto il placebo, una sostanza innocua, gli altri il vaccino. Ebbene abbiamo verificato che il vaccino è efficace nello stesso modo per tutti, anche per gli ultra settantenni, cioè il segmento della popolazione di solito più refrattario ai vaccini”.

Sui 30mila, 95 si sono ammalati, 90 di questi avevano ricevuto il placebo. Degli altri cinque “nessuno di loro è finito in ospedale o ha avuto sintomi gravi. Questo significa che la vaccinazione assicura la protezione dai sintomi più gravi della malattia che richiedono l’accesso dei pazienti alle unità di cura intensiva”. Per quello che riguarda gli effetti collaterali: “L’8% dei vaccinati ha accusato un po’ di stanchezza; il 2% circa mal di testa e dolore nel punto dell’iniezione”. Al momento, precisa Carfi “sappiamo che il vaccino previene l’insorgere della malattia, lo sviluppo dei suoi sintomi. Dobbiamo ancora capire se potrà prevenire anche l’infezione e quindi evitare che ci siano persone vaccinate che contraggono comunque il virus rimanendo asintomatici e potenzialmente contagiosi per gli altri”. Il farmaco Moderna potrà essere conservato anche in un normale freezer casalingo, a – 20 gradi centigradi.

I VACCINI – Al momento sono considerati tre quelli più efficaci, che hanno superato la fase 3: quello Moderna, appunto; quello AstraZeneca; quello Pfizer-BioNTech. A fine gennaio, secondo quanto anticipato dal commissario straordinario Domenico Arcuri, potrà essere somministrato (due volte su ogni paziente) a 1,7 milioni di italiani quello Pfizer-BioNTech. L’Unione Europea ha opzionato 200 milioni di dosi più eventuali 100; all’Italia 27. Per primi dovrebbe andare a personale sanitario e fasce più fragili come malati e anziani. I medici in Italia sono 240mila e gli infermieri 450mila.

Redazione

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