Stop alle restrizioni anti-covid in Inghilterra. E’ quanto annuncia il premier Boris Johnson, parlando alla Camera dei Comuni. Stop all’obbligo di mascherine, anche nei luoghi al chiuso (a partire dai mezzi di trasporto pubblico e a scuola, anche se  non erano previste in pub e ristoranti). Stop al mini Green Pass vaccinale per stadi e concerti (anche se i controlli sono stati una farsa), stop allo smart working. Johnson ha citato il calo di contagi (-37%) grazie al record di terze dosi booster dei vaccini nonostante l’avvento della variante Omicron. C’è, tuttavia, anche chi legge questa mossa politica come un modo per accattivarsi la pancia del gruppo Tory, il suo partito, che ha minacciato il premier di un voto di sfiducia in seguito allo scandalo Partygate.

“Da domani – scrive Sky News – le mascherine non saranno necessarie in classe e anche l’indicazione di mantenerle nelle aree comuni verrà rimossa a breve. Il governo tuttavia continuerà a suggerire l’uso delle mascherine in luoghi affollati, ha chiarito Johnson. “Verrà presto il momento in cui le leggi sull’autoisolamento decadranno” ha aggiunto. Al momento l’obbligo legale di autoisolarsi se si ha il Covid rimane in vigore. Tuttavia, “verrà presto un momento” in cui questo non ci sarà più e i positivi dovranno semplicemente essere “attenti e rispettosi degli altri”. Le norme sull’autoisolamento scadono il 24 marzo e Boris Johnson ha detto di aspettarsi di “non rinnovarle”. Inoltre, ha aggiunto, la data potrebbe essere anticipata.

Nel corso di una conferenza stampa, il ministro della Sanità Sajid Javid ha fatto sapere che i britannici “devono essere fieri” per quanto fatto sino a oggi nel contrasto alla diffusione del Covid e per il fatto che grazie ai dati rassicuranti sulla pandemia oggi è stata annunciata dal premier conservatore Boris Johnson la fine delle restrizioni extra anti Covid introdotte in Inghilterra col Piano B contro l’avanzata della variante Omicron, attualmente “in regresso”.

Javid ha poi definito la Gran Bretagna “il Paese più aperto d’Europa” dopo l’abolizione di buona parte delle restrizioni, andando così sempre di più verso una “ripresa di una vita normale”. Il ministro ha sottolineato che “tutto questo ci dimostra che possiamo convivere col Covid” come “si convive con l’influenza“.

Redazione

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