Lo stanziamento di 7 milioni di euro a sostegno alla ricerca scientifica, le misure di sostegno ad Ariano Irpino e al Vallo di Diano e la riapertura dei confini regionali a giugno sulla scorta dell’andamento epidemiologico. Sono alcune delle questioni affrontate dal governatore Vincenzo de Luca questa mattina in videoconferenza stampa, la prima, dopo tre mesi, che avrebbe dovuto vedere la partecipazione dei giornalisti. Ma così non è stato. E la vicenda ha offuscato i contenuti stessi della conferenza stampa.
Al momento delle domande, infatti, si è presentato un problema audio di fronte al quale il governatore De Luca ha abbandonato la conferenza, sollevando lo sconcerto dei giornalisti che avevano prenotato il loro intervento.
“L’ Ordine dei giornalisti della Campania e Sindacato unitario Giornalisti della Campania – si legge in una nota congiunta – condividono le giuste proteste dei colleghi e stigmatizzano quanto avvenuto stamattina durante la videoconferenza stampa del presidente della Regione Vincenzo De Luca, la prima dall’inizio del Coronavirus”.
Ciò che viene contestato è “la mancanza di rispetto nei confronti di chi stava parlando e degli altri colleghi che si erano prenotati.”
“A questa videoconferenza – concludono – si era arrivati dopo settimane di trattative durante le quali Ordine, sindacato e numerosi giornalisti avevano chiesto di poter fare, dopo quasi tre mesi, domande dirette al presidente De Luca”.
Ma per la Regione le cose sono andate diversamente. “Il sistema della videoconferenza – si legge in una nota – al di là dell’improvviso aumento dei collegamenti che si è verificato non appena inviato il link (e che ha raddoppiato il numero degli accreditati), era perfettamente funzionante prima e durante la conferenza. In ogni caso una relazione tecnica interna spiegherà cosa è successo, che sicuramente non può essere imputato alla volontà di chi ha organizzato la videoconferenza”.
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