Andremo al mare senza rincari, pagando come nell’estate 2019. La proposta parte dal Sib, Sindacato italiano balneatori, con un invito ai propri soci: adeguiamoci alle norme del governo e delle regioni, ma senza far salire i costi per i clienti. Venerdì l’ultimo confronto tra balneatori e unità di crisi regionale con i vertici della Protezione Civile impegnati sull’ordinanza sulla balneazione. Un lavoraccio per Italo Giulivo, direttore della Protezione Civile regionale, e i suoi collaboratori impegnati sui limiti di capienza che ogni stabilimento balneare dovrà rispettare. “Siamo in attesa delle decisioni della Regione che a breve dovrebbe finalmente sciogliere ogni riserva sulla balneazione in Campania. Abbiamo scritto al governatore comunicandogli le richieste della categoria – spiega Salvatore Trinchillo, titolare del lido Varca d’Oro di Varcaturo e vicepresidente nazionale del Sib – Chiediamo che la distanza fra i singoli ombrelloni sia portata a nove metri quadrati; che la distanza fra i lettini, in spiaggia sui tavolati e in piscina, sia di un metro; che si porti a cinque metri quadrati l’occupazione dei solarium-piscine, abbiamo proposto la stessa misura per l’occupazione della vasca-piscina”.
C’è fiducia e ottimismo tra i titolari degli stabilimenti balneari riunioni a livello nazionale, regionale, provinciale e cittadino per valutare le esigenze di ogni imprenditore. “Aspettiamo l’ordinanza ma siamo convinti che, vista la reciproca volontà delle parti di darsi una mano, il dispositivo conterrà prescrizioni sopportabili”. Le anticipazioni tecniche di giorni fa avevano scatenato il panico tra i proprietari dei lidi spingendo molti di loro ad annunciare un drastico “così non apro”. “L’Inail aveva proposto uno studio irreale sulla balneazione basato su numeri insostenibili per un imprenditore. Anch’io a quelle condizioni – spiega Trinchillo – non avrei riaperto lo stabilimento. La pratica è passata alla Regione e, dopo molti confronti, siamo arrivati a una sintesi accettabile dopo i 20 metri quadrati tra un ombrellone e l’altro proposti dall’Inail”. Arriva il “limite di capienza”, dunque, per gli stabilimenti balneari con una serie di disposizioni per i clienti. Mascherina per tutti, rispetto del distanziamento personale e in spiaggia o sui tavolati, stop al “carnaio” che in molte strutture era diventato prassi. La distanza tra una sdraio e un lettino che sarà di un metro prima era di centimetri, a stento sufficiente per transitare e avviarsi a mare.
Non esistevano limiti per sdraio e lettini in strutture organizzate quasi ovunque organizzate con bar, ristoranti e tavole calde. Un mondo ricco per i gestori, con lidi pronti a trasformare di notte spiagge e balconate in legno in location per matrimoni, compleanni ed eventi di vario genere con musica e fuochi d’artificio. Il dopo-Covid potrebbe dar vita a un’impostazione nuova rispetto al passato. “Probabilmente – chiarisce Marinella Longobardi, presidente provinciale dei balneatori – ci sarà necessità di maggiore personale, cioè di nuove figure per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza. In Campania abbiamo molte spiagge particolari con stabilimenti creati sulle rocce o in piccole insenature, come avviene a Capri, Nerano o in costiera amalfitana. Facciamo partire quest’estate, auguriamoci di superare definitivamente i problemi sanitari: da parte nostra piena disponibilità a rispettare i limiti di capienza con la speranza di tornare in fretta a estati serene con un mercato libero per gli imprenditori dove i costi saranno proporzionali alla qualità del servizio offerto”.
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