Ci sarebbero forze politiche che hanno paura di votare, che vogliono andare per le lunghe. E quindi quella che si sta consumando è una vergogna istituzionale, un delitto. Il Presidente della Regione Campania descrive in questi termini, durante la sua consueta diretta settimanale sui social, la decisione di posticipare le elezioni regionali a settembre. “Quando ci è stato negato il voto a luglio – spiega il governatore – in qualunque altro Paese civile sarebbe scoppiata una rivolta. Invece il governo non dice niente perché ci sono forze politiche, l’opposizione e il Movimento 5 Stelle, che vogliono menarla per la lunga perché hanno paura di votare“. Per De Luca, l’esecutivo sta “calpestando il mondo della scuola, le famiglie e anche gli elettori, visto che, accorpando tre elezioni, ci si troverà 5 schede nelle mani. È una vergogna, in Italia dopo l’emergenza è tornata l’ammuina, il fare finta, il burocratismo e la politica politicante priva di dignità”.

Critico e pungente, il governatore, anche sulla dieci giorni di incontri – gli Stati Generali dell’Economia – convocata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Villa Doria Pamphilij. “Da Roma arriva un quadro di grande confusione che ci convince a prepararci nei nostri territori a risolvere da soli i problemi – ha dichiarato – Gli Stati generali sull’economia? Se qualcuno aveva dubbi della decisione di sburocratizzare tutto, la durata di 10 giorni toglie ogni dubbio. Dieci giorni sono la durata di un Concilio ecumenico“. E poi ha aggiunto, ironicamente, che dall’evento “riceveremo tante certezze e semplificazioni nel nostro Paese”.

De Luca ha annunciato un’altra ordinanza in preparazione che consentirà l’apertura di sale bingo, sale scommesse e discoteche – queste ultime solo per attività di ristorazione, intrattenimento e bar, e non per ballo. Spettacoli all’aperto: potranno parteciparvi anche più di mille spettatori mentre per i locali chiusi sarà prevista “una graduazione”. “La norma nazionale prevede solo 200 spettatori, per noi è una cosa irrazionale – ha spiegato – l’ordinanza che sta preparando la task force avrà una articolazione del numero di presenze da consentire per gli spettacoli”. Da luglio potranno partire anche i congressi, che dovranno essere però organizzati in condizione di sicurezza, “non dal 14 luglio come prevede il governo ma dal 1 luglio“.

“Mercoledì alle 11 al Centro direzionale ci sarà un incontro con i sindaci e i referenti delle società che hanno partecipato al piano per il lavoro. Sono 150 enti in cui andranno a lavorare 2.500 giovani – ha anticipato De Luca – Ci sarà un anno di formazione che paga la Regione e poi la stabilizzazione a seguito di un colloquio. Così 2.500 giovani trovano un lavoro stabile, è un miracolo”.

Il governatore è passato a celebrare i risultati della Campania nella lotta al covid: “In Campania abbiamo l’indice di contagiosità più basso d’Italia e l’indice di mortalità, cioè il numero di decessi in relazione alla popolazione, più basso d’Italia“. “La Regione più efficiente del Nord – ha aggiunto – è stata il Veneto che ha un milione di abitanti in meno rispetto alla Campania e risorse economiche enormemente superiori. La Campania ha avuto un quarto dei decessi e un quarto dei contagi del Veneto”. De Luca ha anticipato la definizione di “un programma per avere in Campania 800 posti letto di terapia intensiva. Se dovessimo trovarci ad affrontare un riemergere dell’epidemia, dovremo essere pronti a tutto e ci stiamo preparando”. Da lunedì 22 giugno non sarà più obbligatoria la mascherina in Campania, nei luoghi aperti.

Ma l’emergenza, ha aggiunto, non è finita: “Abbiamo appreso che in Lombardia sono attivi 306 focolai. Negli ultimi giorni abbiamo verificato che alcuni contagi riguardano persone che si sono ripositivizzate, di cui una nel Vallo di Diano. Il problema non è alle nostre spalle, sebbene a livello psicologico si è maturata la convinzione che il problema non ci sia più”.

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