Ora forse bisognerà capire cos’è c’era in quella borsa pesante che Stefania Cappa aveva con sé al momento dell’ingresso nella casa della nonna. Attimi in cui manifestò “panico” tanto da “non riuscire a mettere la chiave nella toppa”. Prima però bisognerà valutare l’attendibilità del supertestimone che per primo ha parlato alla Iene ieri sera descrivendo alcuni momenti successivi al delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, con alcuni nuovi elementi che farebbero ragionevolmente dubitare della giusta condanna a 16 anni ad Alberto Stasi.

La donna di Tromello

Il testimone riporta a sua volta il racconto di una donna di Tromello, ormai morta, vicina di casa della nonna delle cugine di Chiara Poggi, le sorelle Cappa. Fatti al vaglio degli investigatori da due settimane: ben prima dunque che si decidesse per la ricerca all’interno del canale vicino casa di qualche indizio che potesse confermare quanto riferito. L’anonimo ha parlato di un “tonfo nel fosso”, forse un modo con cui il responsabile dell’omicidio si sarebbe liberato dell’arma del delitto.

Delitto di Garlasco, perché i nuovi testimoni parlano dopo 18 anni

Dal lato dell’opinione pubblica il vero interrogativo resta il perché dopo 18 anni le testimonianze si facciano vive solo ora. “Non c’è stata la volontà di ascoltare. avevo detto tutto all’avvocato dei Poggi ma lui mi disse che c’era già una pista su Stasi, che non si potevano accavallare le cose”, ha risposto il signore aggiungendo che incontrò quella signora in ospedale annotando tutto su dei foglietti quello stesso giorno. Un evento che la testimone diretta aveva notato visto che le gemelle Cappa “non andavano mai a casa della nonna”, episodio che la colpì molto.

Le sorelle Cappa protagoniste. “Chiara? Non era buona”

Per ora le sorelle non sono indagate, ma a breve dovrebbe essere prelevato il loro DNA. Restano indubbie protagoniste di questo secondo filone sul delitto di Garlasco, così come la nuova testimonianza di un’amica di Stefania Cappa, una donna di 48 anni, che ha gettato ombre sulla relazione tra le due: “Mi confidò di non essere affezionata alla cugina Chiara, anzi di non avere particolare simpatia nei suoi confronti. Si avvertiva dell’invidia o del rancore verso di lei. Adesso che è morta tutti a dire che è buona, brava, bella. Non è buona e non è bella”.

Redazione

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