I Maneskin hanno sbancato l’Eurovision Song Contest e hanno riportato in Italia la manifestazione canora. La band romana ha vinto dopo 31 anni con la loro Zitti e buoni, che si era aggiudicata il Festival di Sanremo, lo scorso marzo. Si aggiungono agli altri due campioni della manifestazione Europea italiani, Gigliola Cinguetti nel 1964 e Toto Cotugno nel 1990. L’anno prossimo, l’edizione 2022 dell’Eurovision, si terrà quindi in Italia, ma dove?

Quest’anno il contest si è tenuto a Rotterdam, Olanda. Da regolamento il Paese che vince porta a casa la manifestazione dell’anno successivo. A questo punto, dunque, grazie alla vittoria dei Maneskin, si dovrà ragionare, e forse anche litigare, su quale sarà la città italiana che ospiterà il grande evento che quest’anno ha fatto gareggiare 26 artisti nella gara e attirato le attenzioni di tutta Europa. L’evento è andato in prima serata in diretta su Rai1, per fare un esempio.

Il piatto è ricco. Girano alcune voci. Si apre una contesa che sarà risolta nei prossimi mesi. A orientarsi tornano utili le parole del vice direttore di Rai1 Claudio Fasulo. “Riguardo la leggenda metropolitana della Rai che spera di non vincere l’ESC, la risposta è negativa. Noi speriamo di vincere – aveva detto Fasulo nella conferenza stampa prima della finale – come si fa in tutte le competizioni. A noi piacerebbe molto ospitare il più grande evento musicale del mondo. Saremmo orgogliosi di farlo tra le nostre mura tricolori. Durante l’anno in cui Francesco Gabbani fu il favorito, prima di andare a Kiev, organizzammo un paio di riunioni in caso di una sua vittoria. La migliore ipotesi fu Torino. Non so se possa essere la migliore ipotesi anche oggi. Con la creatività si può arrivare dopo non si può arrivare con il denaro”.

Sulla stessa riga le dichiarazioni del direttore Stefano Coletta: “La Rai ha accresciuto sempre di più la propria attenzione verso questo concorso. L’ESC è una competizione che meriterebbe l’emissione anche delle semifinali su una generalista vera. I dati ottenuti da Rai 4 lo dimostrano. Spero che l’Eurovision possa tornare a casa nostra. Sarebbe una bellissima avventura”. Il desiderio si è esaudito.

Dopo la vittoria nel 1964 con Non ho l’età (per amarti) di Gigliola Cinquetti, il festival del 1964 si tenne a Napoli, al Centro Rai. Dopo la vittoria nel 1990 di Toto Cotugno con Insieme, l’edizione del 1991 si tenne allo Studio 15 di Cinecittà a Roma. Al momento, secondo le prime indiscrezioni, il Sud sarebbe tagliato fuori dalla corsa. Qualche anno fa si parlava di Torino, come abbiamo visto. Sempre in pole position Milano e Roma. La prima, in tema di eventi internazionali, ha già ospitato l’Expo del 2015 e ospiterà con Cortina i Giochi Olimpici Invernali del 2026. L’Eurovision potrebbe essere un’occasione buona per far tornare a Roma un grande evento, dopo il rifiuto delle Olimpiadi del 2024 da parte dell’amministrazione comunale di Virginia Raggi.

Outsider di lusso l’Arena di Verona, che l’anno scorso ha ospitato l’esibizione di Diodato: il cantante aveva vinto il Festival di Sanremo con Fai rumore ma a causa della pandemia da coronavirus l’evento non fu una gara e si tenne interamente a distanza. Era dato tra i favoriti anche lui. Ci hanno pensato i Maneskin a riportare in Italia l’evento.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.