Mario Draghi prova a metter un po’ d’ordine nel governo abitato un po’ da tutti in vista dell’ultimo miglio del testo sul Recovery Plan. Alla Lega un richiamo, a quanto emerso: oggi in serata il Premier ha incontrato la delegazione del Carroccio a Palazzo Chigi. Parte di esecutivo di destra e sinistra, moderati ed estremisti, garantisti e forcaioli, aperturisti e rigoristi. Con gli animi che si stanno accendendo intorno a quello che potrebbe succedere nelle prossime settimane e nel post 30 aprile: quando scadrà il divieto di Zone Gialle in Italia previsto dall’ultimo decreto. E quindi si parla di ripartenze, riaperture, riorganizzazione. Il Presidente del Consiglio ha voluto intanto richiamare a evitare critiche, polemiche, dispetti tra le forze della maggioranza. Evidente il riferimento al ministro della Salute Roberto Speranza, il convitato di pietra nel vertice.
Durante l’incontro, racconta l’AdnKronos, non sarebbe però stato affrontato il punto delle frizioni con Speranza. In più occasioni il segretario della Lega Matteo Salvini ha attaccato il ministro. “Non abbiamo chiesto la sua testa”, ha tagliato corto all’uscita di palazzo Chigi Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera. Draghi ha quindi auspicato un clima più sereno, attivo nel confronto sui temi dell’agenda di governo.
Speranza è considerato un rigorista. Ha spinto per il divieto di Zone Gialle per tutto aprile, a differenza della Lega e di tutta la destra. Per non sprecare i progressi fatti finora nel contrasto alla pandemia.
La settimana scorsa, in conferenza stampa, Draghi ha ribadito il suo fermo appoggio al ministro, ribadendo la sua stima, affermando di averlo scelto lui, nella conferma al dicastero. Speranza ha dichiarato nei giorni scorsi di considerare probabili aperture, per attività commerciali e ristorative e per eventi culturali, a partire dal mese di maggio. Ripartenze che potrebbero essere graduali, via via interessando la ristorazione, lo spettacolo e anche il comparto sportivo. Tutto ancora da decidere, tuttavia. L’Italia è appesa al filo dei dati. Domani il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Campania e Puglia sperano nell’arancione nella prossima settimana. La Sicilia potrebbe diventare Zona Rossa. Oggi il bollettino ha recitato ancora 380 vittime. Il virus circola ancora pericolosamente.
Fratelli d’Italia intanto ha annunciato una mozione di sfiducia nei confronti di Speranza. “Fratelli d’Italia denuncia da tempo l’incompetenza e l’inadeguatezza di Roberto Speranza nel ricoprire l’importante e delicato incarico di ministro della Salute, soprattutto in questo momento storico: dalla gestione fallimentare e disastrosa della pandemia alle imprese stremate a causa delle chiusure insensate e continue. FdI presenterà una mozione di sfiducia nei suoi confronti e vediamo chi si assumerà la responsabilità di tenerlo ancora al suo posto. Non è più tempo di Speranza, ma di coraggio”, ha scritto su Facebook la Presidente del partito Giorgia Meloni. Una mossa per rompere la maggioranza e stanare Matteo Salvini. Forza Italia sarebbe contraria, ha detto il coordinatore nazionale Antonio Tajani. A sostegno del ministro anche l’Ordine dei Medici (Fnomceo) e il segretario del Partito Democratico Enrico Letta.
Il governo Draghi ha intanto dato il via libera al suo primo Documento di Economia e Finanza accompagnato dalla maxi-richiesta di deficit: i 40 miliardi serviranno a finanziare il nuovo decreto tutto orientato a imprese e partite Iva, dopo i sostegni anche di famiglie e lavoratori dipendenti. Oggi, oltre alla Lega, ha incontrato il Movimento 5 Stelle per il Recovery Plan, il piano da 191 miliardi da inviare a Bruxelles. Il testo dovrebbe essere in Consiglio dei Ministri la prossima settimana, il premier dovrebbe illustrarlo alle Camere il 26 e il 27 aprile.
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