“Ho sentito ancora ieri dire che ‘i benefici che derivano dal vaccino sono di gran lunga maggiori dei danni che subiamo’. Ma si può dire una cosa del genere alla gente?”. E’ un Vincenzo De Luca che si scaglia ancora una volta contro la cattiva comunicazione, definita “assolutamente idiota”, adottata da Ema, Aifa e istituzioni italiane sugli effetti del vaccino AstraZeneca.

“I cittadini sono giustamente preoccupati” perché “la comunicazione che è stata data è assolutamente idiota” ha dichiarato il governatore a margine di una visita al centro pubblico regionale per l’autismo di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino). “E evidente che la gente dice ‘andate tutti quanti al diavolo. Allora manteniamoci freddi e razionali: Astrazeneca è stato somministrato a milioni di persone, in Gran Bretagna, in Europa e in altri Paesi del mondo e non abbiamo avuto grandissimi problemi. C’è stata ovviamente qualche emergenza legata a fenomeni di trombosi, ma credo che al 99% si possa andare avanti, con un elemento di prudenza in più questa volta, vacciniamo sopra i 60 anni. Ma andiamo avanti, non ci facciamo condizionare la vita anche da queste notizie”.

“Per Sputnik abbiamo firmato un contratto assolutamente corretto nell’ambito dei poteri che ha la Regione, subordinato all’approvazione del vaccino. Ma non si capisce perché dormiamo in piedi ancora oggi, perché Aifa non decide nel giro di due settimane se va bene o no” ha aggiunto De Luca. “Quando ha valutato Pfizer – ha aggiunto – lo ha fatto in due settimane, facciamo lo stesso ora con Sputnik. Con 3 milioni di dosi aggiuntive a quelle dell’Europa è chiaro che nel giro di tre mesi usciamo fuori dal calvario. Ricordo anche che noi dobbiamo ancora recuperare 176mila vaccini in meno che hanno mandato in Campania”.

La Campania è in zona rossa da oltre un mese e per De Luca “finché non avremo immunizzato tutti i nostri concittadini sarà difficile far partire anche le attività economiche. Tutti quanti vorremmo accelerare i tempi delle riaperture, ma ieri abbiamo avuto 630 morti. È un bilancio di guerra, per cui dobbiamo stare veramente attenti”.

Fatte porcherie nella sanità pubblica

Sulla sanità locale, definita una “eccellenza”, il governatore spiega che “noi siamo usciti dopo 10 anni dal commissariamento perché avevamo fatto nella sanità pubblica campana porcherie inimmaginabili, cioè avevamo moltiplicato reparti, primariati, strutture complesse al di là di ogni sostenibilità finanziaria. Siamo usciti dopo 10 anni e dopo un lavoro rigoroso – ha aggiunto – e vorrei che la sanità non ritornasse ad essere commissariata. Quindi demagogia zero, non si possono moltiplicare reparti a 5 km di distanza, bisogna fare le persone serie”.

Redazione

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