Avete presente “Perfetti sconosciuti”? Potrebbe essere un buon titolo per rappresentare la corsa dei candidati sindaci – e perfino dei candidati a governatore – che andremo a votare tra quindici giorni. La televisione li ignora. Il dibattito pubblico non li contempla e forse non immeritatamente: la classe politica offre pochi spunti per suscitare emozioni vere. Impossibile non andare con la memoria alla Primavera dei sindaci: nel 1993 ci fu la grande novità dell’elezione diretta dei primi cittadini, oggi sono passati 31 anni da quel momento di svolta, di disintermediazione dai partiti, di rapporto diretto con il territorio.

Oggi nel contempo delle elezioni europee vanno al voto 27 capoluoghi di provincia, ma nessuno, quasi, sa chi siano, dei carneadi scelti, non si sa come, dai partiti, dalle liste civiche, dai potentati locali. E dire che parliamo di 3700 Comuni, tra i quali sei capoluoghi di regione e una regione, il Piemonte. Sono circa diciotto milioni gli elettori che si troveranno oltre a quella delle Europee una seconda scheda per il sindaco. Eppure le Amministrative sono le grandi assenti sui giornali nazionali. Distrazione dei media o inconsistenza dei candidati?

Elezioni amministrative, le principali città al voto

Tra i Comuni che dovranno eleggere un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio comunale ci sono anche 27 capoluoghi di Provincia: Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia. Di questi, sei sono capoluoghi di Regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza. E si va al voto per la Regione Piemonte, dove saranno cinque gli aspiranti presidenti a sfidarsi: il governatore uscente Alberto Cirio per il centrodestra, Gianna Pentenero per il centrosinistra, Sarah Disabato per il Movimento 5 Stelle, Alberto Costanzo per la lista Libertà e l’ex grillina e storica esponente No Tav Francesca Frediani per il raggruppamento di sinistra Piemonte Popolare. E c’è la sfida di Firenze che ha una oggettiva valenza nazionale. Cosa può succedere? A vedere i sondaggi, di tutto. Italia Viva a traino, la candidata Stefania Saccardi è a doppia cifra, il centrodestra con Eike Schmidt vola oltre il 30% e le liste a guida Pd che supportano Sara Funaro rimangono incerte. Il ballottaggio invece è dato per scontato. E se Schlein perdesse Firenze?

Avatar photo

Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.