Poniamoci la seguente domanda: e se le accuse rivolte a Toti dovessero risultare false?

Quando ci sarà un’archiviazione, un’assoluzione, o quello che verrà, questa notizia sarà data con lo stesso rilievo che avuto ieri mattina l’arresto? Noi tutti sappiamo che non è mai stato così, e a quel punto quale risultato avremmo raggiunto? Sicuramente distrutto la reputazione di una serie di persone visto che vale di più il titolo che i fatti che lo smentiscono.

Pensiamo se dovesse accadere a uno di noi. Se le accuse dovessero rivelarsi false nel frattempo non avremmo fatto altro che colpire la democrazia e ai suoi istituti, avremmo rafforzato una visione di quello che ci accade intorno negativa e ansiogena, così come pessimismo e sfiducia. E questo non fa bene né ai singoli né alla società.

Se questo accadrà scopriremo che ci siamo fatti solo del male. Nessuno si chiede se tutta la vicenda Toti sia basata su una serie di errori? Nessuno si chiede se sia possibile affrontare questi temi in maniera diversa? Non penso che non si debbano fare più inchieste, ma credo che non si debbano dare visibilità a inchieste che si avviano a simili ipotesi di reato perché così non si aiuta la giustizia, ma si favorisce solo la rabbia della società e di ognuno di noi. Se non ci fosse nella misura del possibile la pubblicità degli atti giudiziari fino all’inizio di un processo, se i media lavorassero tutti sulla presunzione di innocenza e non avessero questo gusto perverso di sbattere i mostri in prima pagina, allora il percorso della giustizia andrebbe in modo diverso. Riguarda la coscienza e l’etica di ognuno di noi. C’è chi ce l’ha e chi meno, il mio sarà un sogno ingenuo ma non intendo rinunciarvi.

Tratto da Rifo News, il podcast di mercoledì 8 maggio

8/5/24 – La giustizia e noi di Claudio

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