È Elon Musk il pericolo pubblico n.1. Il “genio” sudafricano naturalizzato americano dopo essere stato incensato da democratico è diventato un diavolo da repubblicano di fede trumpiana. E così è passato in secondo piano che sia stato il primo a vedere il futuro tecnologico del mondo realizzando applicazioni inimmaginabili fino a poco tempo fa. Poco importa che abbia accorciato la distanza per il progresso portandolo alla portata di tutti con la globalizzazione di scoperte e produzioni.

Il male assoluto

La sua sregolatezza, le sue discutibili dichiarazioni politiche, le sue braccia tese alla dottor Stranamore hanno cancellato tutti i suoi talenti. Guai a pronunciare il suo nome in pubblico, si rischia di finire tra i seguaci del male assoluto. Eppure non accadde altrettanto ad un altro “genio”, il signor Ikea, diventato uno degli uomini più ricchi del globo inventando e producendo un modo semplice, pratico e a buon mercato per arredare le case di mezzo mondo. A nessuno è mai importato, rimanendo confinato tra le curiosità, il suo passato giovanile nelle fila del partito nazista in Svezia, la sua discalculia e il suo confessato alcolismo. È quasi impossibile adottare un’unità di misura dei geni, per questo, alla faccia del pregiudizio, mi dichiaro “muschista di complemento”.

 

Renz

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