La recente visita di una delegazione europea in Turchia, alla ‘corte’ del presidente Recep Tayyip Erdogan, ha lasciato dietro di sé strascichi e polemiche dall’eco vastissimo. Soltanto oggi è emerso infatti il video, già ribattezzato del ‘sofagate’ (sofa in inglese significa divano, ndr), in cui infrangendo o dimenticando volutamente qualsiasi cerimoniale, il ‘Sultano’ turco fa accomodare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo, l’ex premier belga Charles Michel, rispettivamente su un divano e una sedia.

Entrati nel sontuoso palazzo presidenziale di Ankara, ad attendere i tre e il ministro degli Esteri turco Melvut Cavusoglu ci sono però solo due sedie: Erdogan senza pensarci fa sedere Michel, con la von der Leyen che resta attonita in piedi. Dopo qualche secondo di imbarazzo, in cui lo stesso Michel resta fermo senza reagire, la numero della Commissione Ue emette un verso quasi gutturale fino a quando viene fatta accomodare su un divano, ben distanziata da Erdogan e dallo stesso Michel.

Una scena che Ursula von der Leyen non ha commentato direttamente. Il portavoce della Commissione europea Eric Mamer rispondendo ai giornalisti sul ‘sofagate’ ha spiegato che la presidente “chiaramente è rimasta sorpresa, lo si vede nel video, ma ha preferito dare priorità alle questioni di sostanza rispetto al protocollo”. Mamer ha comunque sottolineato che la Commissione “si aspetta di essere trattata secondo il protocollo adeguato” e che “saranno presi contatti con tutte le parti coinvolte perché non si ripeta in futuro”.

L’incontro era servito a Turchia ed Unione Europea per discutere di alcuni dossier chiave: dalla questione migranti alla lotta al cambiamento climatico, fino al rispetto dei diritti umani. Su quest’ultimo punto la von der Leyen si era detta “molto preoccupata” per la scelta turca risalente ad alcune settimane fa di ritirarsi dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne.

Che la mossa di Erdogan di far sedere Michel sia un gesto sessista e politico? Ad evocarlo è stata l’eurodeputata olandese Sophie in ‘t Veld, che su Twitter ha ricordato come in passato negli incontri tra Erdogan e i precedenti presidenti europei, Jean-Claude Junker e Donald Tusk, occupavano tutti sedute ‘equivalenti’.

Il non detto è che la mossa di Erdogan potrebbe essere un incidente voluto, l’ennesimo gesto di disprezzo verso le donne da parte di un presidente che sta portando il suo Paese sempre più verso l’islamismo radicale, unito ad un nazionalismo sempre più sfrontato ed evidente anche dall’interventismo negli scenari di guerra esteri.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.