Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva ispirato l’operazione “Ombre Rosse” il giorno del rientro di Cesare Battisti (“E adesso gli altri”), la signora Marta Cartabia che da ministro l’aveva supportata si mettano il cuore in pace. i 10 ex militanti di gruppi della lotta armata non saranno estradati dalla Francia. Lo ha deciso ieri la Cassazione rigettando il ricorso della procura di Parigi che era stata smentita dal Pg della Suprema Corte contrario alla consegna all’Italia delle persone fermate nell’aprile del 2021 e quasi subito scarcerate in attesa delle decisioni della magistratura.

L’elenco comprende l’ex dirigente di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani condannato a 22 anni per l’omicidio Calabresi, 6 ex militanti delle Brigate Rosse Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Maurizio Di Marzio, Enzo Calvitti, l’ex esponente di Autonomia Operaia Raffaele Ventura, l’ex dei Pac Luigi Bergamin, Narciso Manenti dei Nuclei armati per il contropotere territoriale. Viene così confermata la decisione della sezione istruttoria della corte di Appello di Parigi che aveva negato l’estradizione spiegando il tutto con il diritto alla vita privata, all’equo processo e alle garanzie difensive secondo la Convenzione dei diritti dell’uomo. Sotto accusa era la legislazione dell’emergenza, le norme speciali utilizzare nella repressione di un fenomeno politico. Molti imputati vennero processati in contumacia, particolare che contrasta con le leggi francesi.

Per la Cassazione chiamata a decidere sulla legittimità, al pari di quanto accade da noi, le motivazioni utilizzate dai giudici della corte d’Appello sono sufficienti per negare l’estradizione. Il no a questo punto diventa definitivo. Il presidente Macron si era espresso a favore dell’estradizione affinché le persone coinvolte fossero giudicate nel paese di provenienza. Resta in piedi l’impianto giuridico della dottrina Mitterand che negli anni ‘80 aveva permesso a molti italiani coinvolti nella lotta armata di essere accolti in Francia alla condizione di non commettere reati e di ricostruirsi una vita come hanno fatto i dieci del caso “Ombre Rosse”. Infine diventa definitiva anche la mancata consegna all’Italia dell’ex. No Global Vincenzo Vecchi, condannato per i fatti del G8 di Genova. La procura di Lione non impugnerà la scelta della corte di Appello di lasciarlo libero in Francia dove vive da 13 anni.